NOVARA – Ergastolo. I pubblici ministeri Gianfranco Colace e Mariagiovanna Compare hanno chiesto oggi, venerdì 10 febbraio, la condanna all‘ergastolo per l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny al processo Eternit Bis in corso a Novara. L’imputato è accusato di omicidio volontario, con dolo eventuale, di 392 casalesi e monferrini morti per l’amianto: 62 ex lavoratori Etrrnit e 330 che vivevano in città e dintorni. I Pm hanno parlato per due udienze dimostrando, a loro parere, che l’imputato è responsabile di quelle morti. Per i magistrati l’imputato, definitivo re dell’amianto in Europa negli anni 70-80, non è meritevole di attenuanti anche alla luce del comportamento processuale, dove non è mai pervenuto.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.