CASALE – Il papà coordinava l’estorsione dal carcere, 20 mila euro in sei anni, moglie e figlio si occupavano di riscuotere la tassa: prelievi da qualche centinaio di euro, ma sempre costanti negli anni. Fino al 21 dicembre scorso quando gli uomini del Commissariato di Casale della Polizia di Stato hanno sgominato la famiglia criminale. Vittima un imprenditore monferrino nell’ambito dell’autotrasporto, taglieggiato dal 2009, da un suo ex dipendente, originario della Lombardia ma per molti anni residente in Monferrato. L’imprenditore monferrino aveva preso a cuore la situazione della famiglia del suo ex dipendente, finito in carcere per diversi reati (ai quali ora si aggiungerà l’estorsione aggravata) inviando alcune somme come sovvenzionamento. Un aiuto che poi era stato interrotto soprattutto a causa della crisi che aveva colpito l’azienda. Il pregiudicato ingrato è così passato alle minacce, nemmeno troppo velate, per continuare ad avere il suo assegno.
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