In provincia di Alessandria il benvenuto all’estate è all’insegna del maltempo con forte vento, temporali, bombe d’acqua che hanno coricato il mais, divelto le coperture delle serre, scoperchiato i capannoni e sradicato piante.
La perturbazione che si è abbattuta ieri nel casalese è durata pochi minuti ma è stata di violenta intensità, procurando danni a macchia di leopardo nel territorio monferrino.
Un’estate che inizia con un’ondata di caldo eccezionale in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei nuovi dati relativi ai primi cinque mesi del 2021 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.
Un clima tropicale che ha provocato, a livello nazionale, dall’inizio dell’anno più di una bufera al giorno tra bombe d’acqua, trombe, d’aria, tempeste di fulmini e violente grandinate con danni nelle città e nelle campagne.
“Oltre alle strutture, si contano i danni alle colture proprio quando siamo all’avvio della trebbiatura ed è nel vivo la stagione orticola, oltre ai vigneti in piena fioritura. L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. L’agricoltura è, infatti, l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.
“Con il cambiamento climatico si evidenzia una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. In questo momento la grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori perché i chicchi si abbattono sui vigneti, sulle verdure e sui frutteti e spogliano le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti: in questo caso risulta fondamentale la protezione delle reti antigrandine che tuttavia non sono ancora sufficientemente diffuse”.
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