CASALE (m.b.) – Davanti a un attento e numeroso pubblico Simone Cristicchi, mercoledì 19 febbraio al Teatro Municipale, ha raccontato una parte della grande famiglia dell’umanità che viene travolta dai terremoti della storia. “Esodo” è lo spettacolo, evoluzione del precedente “Magazzino 18″ che Cristicchi porta in scena per far emergere una tragica pagina di storia italiana. Con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero, davanti a una situazione dolorosa, di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. E sono proprio le persone che non hanno visibilità a raccontare un punto di vista particolare di una grande storia, attraverso piccole e umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Racconta Cristicchi «”Magazzino 18” nasce dalla visita di questo luogo che si trova nel porto vecchio di Trieste dove sono ammassati oggetti, mobili ed effetti personali… il contenuto di una intera città. Da quel momento ho sentito l’urgenza di ricostruire la storia, capire per quale motivo gli oggetti erano finiti lì e perché nessuno è tornato a riprenderseli. Da lì è nata l’idea di “Magazzino 18”, della canzone e dello spettacolo».
L’esodo istriano rivive tra musica e racconti in uno spettacolo che emoziona, dal quale emergono la precarietà e la fragilità della vita umana e che, di fronte alla malvagità, pone degli interrogativi su fatti ancora oggi più che mai attuali. «Da “L’Esodo” emerge l’emozione della verità per troppi anni infoibata anche e soprattutto da nostri connazionali» commenta il Sindaco Riboldi a fine spettacolo. Al termine in tanti hanno atteso il cantautore per un saluto, uno scatto fotografico e un autografo del libro “Abbi cura di me”, scritto da Cristicchi in dialogo con il giornalista Massimo Orlandi.
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