CASALE – Proseguono gli appuntamenti all’Enoteca Regionale del Monferrato, situata all’interno del Castello dei Paleologi. Sono incontri di territorio e di prodotti locali per divulgare la cultura del gusto, dei sapori e delle tradizioni monferrine. Ma ci sono anche incontri di cultura, tra musica, libri e poesia. Si inizia giovedì 20 febbraio, dalle 19.30, con il Ciclo “Terroir – Incontri di territorio”: “La Strada del vino” con Andrea Desana
Ristorante: Ristorante di Crea | Produttore: Tenuta San Sebastiano – De Alessi (Lu M. to).
Il giovedì è il consueto appuntamento con Terroir, l’incontro settimanale dedicato alle conversazioni sul Monferrato, degustando i vini e le specialità culinarie dei rispettivi produttori e ristoratori ospiti della serata.
Andrea Desana, figlio di Paolo Desana, meglio conosciuto come “Il Padre della DOC”, racconta la Grande Storia Viticola ed Enologica del Monferrato, a metà Ottocento definito “Il Circondario più viticolo del Regno Sabaudo”, la storia di personaggi come Giuseppe Antonio Ottavi, Federico Martinotti, Arturo Marescalchi e Paolo Desana che fecero grande questo territorio, certamente tra i più fertili del mondo a livello vitivinicolo.
Ad accompagnare la serata, ci saranno i vini di Tenuta San Sebastiano “Dealessi” e le specialità de Il Ristorante di Crea.
Andrea Desana. Figlio di Paolo Desana, meglio conosciuto come “Il Padre della DOC”, “già Assessore all’Agricoltura della Provincia di Alessandria negli anni ’90, Direttore della Coldiretti di Vercelli e Biella nei primi anni del 2000, ora Presidente del ” Circolo Culturale Ottavi” e del “Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC” con sede al castello Paleologo di Casale Monferrato.
Tenuta San Sebastiano “Dealessi” di Roberto De Alessi. Dominante fra le colline del Monferrato tra Casale ed Alessandria la Tenuta San Sebastiano è situata nel comune di Lu Monferrato. Da una lunga tradizione famigliare nella viticultura è stato tramandato un preciso e rigoroso impegno ad ottenere i più alti livelli qualitativi. Per perseguire questo scopo tutti gli sforzi sono stati indirizzati allo sviluppo razionale dei vigneti, alla ottimizzazione delle uve, alla introduzione di una moderna tecnologia in cantina per ottenere i migliori risultati nel rispetto del territorio e della cultura vitivinicola del Monferrato.
Link: https://www.facebook.com/dealessivini/
Il Ristorante di Crea. La loro “è una cucina tradizionale piemontese e in particolare della zona del Monferrato”. Nel cuore del Monferrato e a pochi passi dalle Langhe, è caratterizzato da un ambiente informale e sobriamente elegante. Il menù offre piatti semplici, come sanno essere semplici i piatti della tradizione territoriale, partendo da materie prime selezionate preparate e cucinate rispettando una filosofia basata su concetti cardine: stagionalità, rispetto dell’ambiente, sapore e leggerezza, gusto e fantasia.
Link: http://www.ristorantedicrea.it
Si prosegue venerdì 21 febbraio dalle ore 21 per il Ciclo “Acustica” – Towards Higher Connection (dub e reggae). Nell’estate del 2010 prendeva corpo una formazione di sei elementi chiamata “Stomp Rulers” che suonava un repertorio di classici Ska e Rocksteady. Gli “Stomp Rulers” hanno portato in giro per il Piemonte la loro scaletta di “foundation” per cinque anni partecipando anche al Bangarang Fest a Torino, condividendo il palco con l’Artista londinese Sister Aysha. Conclusa l’esperienza Stomp Rulers Giorgio, Rupert, e Claudio decidono di spostarsi sui territori del Dub e saranno fondamentali per la svolta l’innesto di Gianluca al Basso ed Anita alle tastiere.
Nascono così i Towards Higher Connection. Il nome vuole richiamare l’aspetto intrinseco del Dub: il basso che pompa nello stomaco, i ritmi circolari e ripetitivi, la cadenza in levare, consentono un approccio ed una connessione particolare tra i musicisti, la Band e il pubblico. Partendo da questi fondamenti i Towards Higher Connection cercano una connessione anche tra “l’ortodossia” giamaicana e la tradizione italiana ed è così che il suono di Joe Gibbs o King Tubby, piuttosto che delle produzioni degli storici studi Studio One, Black Ark, Treasure Isle si incontra con Jannacci, Alan Sorrenti, Checco Loy e Massimo Altomare, per citarne alcuni.
Attualmente, i Towards Higher Connection sono: Giorgio – Chitarra, Davide – Basso e Roberto – Batteria.
Sabato 22 febbraio dalle ore 19 alle ore 24 per il Ciclo “Vibrazioni” – Dj Marco “Rec” Rota. Un viaggio tra diverse sonorità che spaziano dal Soul al Funk, dal Rock alla New Wave grazie alla line-up di uno dei Dj più alternativi della zona! Da ascoltare con un buon bicchiere di vino in mano, ma soprattutto da ballare.
Domenica 23 febbraio ore 18 per il Ciclo “Cartaceo” – “Letture fuori dalle righe: da Beaudelaire alla Beat Generation” di e con Danilo Bisoglio.
Le letture proposte hanno in comune la critica verso il perbenismo borghese della loro epoca, la condanna per oscenità alla loro prima pubblicazione e la grande influenza sulla cultura Pop degli ultimi decenni del XX secolo. Durante il reading verranno proposte letture “poeticamente scorrette” tratte da “Les Fleurs du Mal” di Baudelaire e brani della Beat Generation di Jack Kerouac, William Burroughs, Allen Ginsberg.
Danilo Bisoglio. Baby boomer accanito lettore sin dalla più tenera età, riceve a partire dalla primissima adolescenza una potente fascinazione per le avanguardie artistiche del primo ‘900, i poeti decadenti, la letteratura americana, il cinema, la musica rock e la fantascienza distopica. Negli anni ’80 sviluppa una passione insana per la musica post-punk e negli anni ’90 aderisce a pieno allo stile cyberpunk. Nel contempo sviluppa due grandissime dipendenze che tuttora tiene sotto controllo con grande fatica: il libertinaggio e l’alcool. All’inizio del terzo millennio scrive dei brevi racconti di sesso e fallimento che difficilmente saranno pubblicati e riprende a suonare il basso elettrico. Dal 2019 è il bassista del combo jazz punk chiamato “Korova Milk Bar”, con cui ha fatto una data all’Enoteca del Monferrato. Dì sé parla citando il primo verso della poesia “Languore” di Paul Verlaine “Io sono l’impero alla fine della decadenza che guarda passare i grandi barbari bianchi…”
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