Coldiretti Alessandria ribadisce l’urgenza di semplificare i voucher agricoli per garantire la disponibilità di alimenti e sopperire alla mancanza di manodopera in agricoltura: bene la nuova apertura prevista dal Decreto Cura Italia, in base alla quale potranno collaborare nei campi anche i parenti lontani fino al sesto grado, ma non basta.
Per l’emergenza Coronavirus il Decreto Cura Italia, infatti, ha esteso dal quarto al sesto grado il rapporto di parentela/affinità per le attività prestate nei campi, che non costituiscono rapporto di lavoro né subordinato né autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito e nel rispetto delle restrizioni alla mobilità vigenti.
“E’ urgente una radicale semplificazione del voucher agricolo che possa consentire a cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università, attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare un’occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle nostre campagne” ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
In Provincia di Alessandria sono utilizzati soprattutto per la vendemmia e per la raccolta di frutta e verdura: i voucher sono stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 proprio in agricoltura, con la vendemmia, per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Negli anni successivi quello dei campi è stato l’unico settore rimasto legato all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) e con gli accresciuti appesantimenti burocratici che ne hanno limitato l’utilizzo e che ora, in una situazione di emergenza, vanno eliminati.
“Favorire la diffusione di uno strumento che ha dimostrato di produrre importanti effetti sulla nostra economia, favorendo l’occupazione e l’emersione del sommerso, deve essere ora un obiettivo da perseguire”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.
Intanto, la Commissione UE ha raccolto l’appello lanciato da Coldiretti per l’apertura di “corsie verdi” per la libera circolazione dei lavoratori agricoli all’interno dell’Unione europea al fine di garantire le produzioni agricole e le forniture alimentari alle famiglie.
L’Esecutivo di Bruxelles ha riconosciuto che alcuni settori dell’economia, in particolare l’agricoltura, dipendono in larga misura da occupati stagionali e per tale ragione ha esortato gli Stati membri ad istituire procedure specifiche per garantire un passaggio agevole a queste persone, specificando che allo scopo verrà attivato il Comitato tecnico per la libera circolazione dei lavoratori.