CASALE. Identificato l’uomo trovato senza vita nelle acque del Po nel pomeriggio del primo giorno dell’anno. E’ Elio Debetta, 67 anni, ligure d’origine, residente a Borghetto Borbera. Vedovo da tre anni soffriva di depressione e crisi d’ansia. Si era allontanato da casa nella giornata del 30 dicembre e aveva preso una camera all’Hotel Candiani a Casale, dove ha pernottato nella notte fra il 30 e 31. Ha lasciato la stanza nel pomeriggio del 31 e non vi ha più fatto ritorno. E’ probabile che abbia raggiunto la zona dell’imbarcadero, alla Canottieri, dove poi è stato ritrovato. Viveva da solo e lascia un fratello che abita a Genova. Ad accorgersi della sua sparizione il padrone di casa a Borghetto. Elio Debetta è stato trovato senza vita nelle acque del Po, all’altezza dell’imbarcadero della Canottieri nel pomeriggio del 1° gennaio. Non aveva documenti. A dare l’allarme Raffaele Abbate, casalese, che stava facendo un giro sul lungo Po con famiglia e cane. “Abbiamo notato in acqua un giubbotto blu scuro e poi il corpo dell’uomo e abbiamo subito allertato il centralino del 112” racconta il casalese. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Casale, carabinieri del Nucleo Radinobile e agenti di Polizia. Un pompiere con la tuta termica e sceso in acqua e ha imbragato il corpo dell’uomo che è stato trascinato fino all’imbarcadero dove è poi stato recuperato. Da un primo accertamento eseguito dal medico legale Annalisa Bertolone è emerso che l’uomo era finito in acqua nella giornata di martedì. Non presentava nessuna ferita o segno di caduta, indossava pantaloni scuri, un pullover marrone e portava anche un maglione rosso, scarpe nere e indumenti di lana. Sul posto anche il pm Roberta Brera che ha dato disposizione di ampliare le ricerche su persone scomparse nella zona di Vercellese, Chivasso ed eventualmente anche da case di riposo della zona. I carabinieri del nucleo investigativo hanno poi prelevato le impronte per poter risalire all’identità dell’uomo.
E inoltre in città botti di Capodanno, qualche “botta” e gente chiusa fuori e in casa. Una festa di fine anno abbastanza in sordina con botti contenuti dopo mezzanotte, complice la crisi che sta attanagliando il Casalese. Dopo le 2,30 la notte di Capodanno si è invece ravvivata per un violento litigio che sarebbe scoppiato all’interno di un locale di corso Valentino. Il vivace scambio di vedute, dove ben presto si è passati dalle parole ai fatti, è proseguito all’esterno, probabilmente a più riprese con diversi contendenti. Sul posto il nucleo radiomobile dei carabinieri e la volante del Commissariato. Sulla dinamica sono in corso accertamenti, resta il fatto che in strada la mattina successiva sono rimasti vetri rotti e anche tracce di sangue. Almeno due persone, fra cui una ragazza, hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso con fratture e ferite. Una anche con una prognosi di 30 giorni. In arrivo denunce. Triplice intervento invece dei vigili del fuoco di Casale che nella serata di Capodanno sono andati prima in via Vicenza e in via Comello per aprire le porte di alcuni casalesi troppo distratti e poi in piena notte emergenza a Rosignano, in strada San Giorgio, dove un monferrino era rimasto chiuso dentro il bagno e non riusciva più ad uscire.
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