CASALE – Dopo la maxi bufera si continua a lavorare in città e in diversi paesi della zona per riportare il tutto alla normalità. Ed è anche il tempo della conta dei danni che si possono stimare in diversi milioni di euro. Per tutta la settimana i giardinieri del Comune, e in diversi casi anche i vigili del fuoco, hanno provveduto al taglio e alla messa in sicurezza di numerosi alberi abbattuti dalla furia di vento e acqua. I pompieri sono intervenuti a Cereseto ed a Olivola sulla strada che porta al cimitero. In città sono state abbattute o rotte dal vento oltre una ventina di piante, disseminate su tutto il territorio, con una concentrazione maggiore in viale Giolitti, dove una conifera è caduta e altre quattro si sono spezzate. “Nel caso avessimo voluto una prova che stessimo agendo nel giusto abbattendo le piante pericolanti di viale Giolitti, ebbene, l’abbiamo avuta” commenta l’assessore all’Ambiente Vito De Luca che sottolinea: “Quello di lunedì è stato un evento del tutto eccezionale. Prova ne è stata che si sono avuti abbattimenti o rotture in luoghi diversissimi tra loro, colpendo anche piante sane, certo che il maggior numero di piante si è avuto nella zona dei giardini dell’ospedale dove per fortuna avevamo già eliminato quelle più a rischio. Proseguiremo su questa strada monitorando tutte le aree verdi e garantendo la maggior sicurezza dei nostri concittadini”. Cadute anche due piante all’altezza del rifugio di Cascine Rossi con problemi per la struttura. L’Associazione Amici del Rifugio di Cascine lancia un appello: aiutateci a ricostruire il rifugio (eventuale bonifico su IT42U0690622603000000003393 intestato all’associazione. Danni anche nelle chiese cittadine con una lastra pericolante in San Paolo e la caduta di calcinacci in quella di San Filippo all’altezza di piazza Nazari di Calabiana. Centinaia le richieste di privati per la sistemazione di antenne divelte dalla bufera: “Tempestati da tantissime richieste e negozi pieni di gente, sarà difficile riuscire a soddisfare tutti quanti” dicono gli antennisti della zona. Per quanto riguarda il blocco operatorio del Santo Spirito chiuso dopo il cedimento di diversi pannelli dei corridoio d’accesso il direttore sanitario Paola Costanza precisa: “Si lavora per riaprire in tempi stretti”. La tromba d’aria ha inoltre semidistrutto il parco Magicabum a Frassineto, un’area giochi e divertimento per bambini che aveva aperto a fine maggio. La tromba d’aria ha spezzato tre grossi alberi nel parco e portato via il tendone delle feste danneggiando scenografie. Già al lavoro con riapertura per sabato pomeriggio. Per la violenta grandinata di lunedì pomeriggio bollate alcune auto parcheggiate in zona Industriale. Al Castello di Uviglie i danni riguardano il fabbricato del castello ed in particolare i tetti e l’orologio seicentesco della torre che è stato in parte divelto. Danni significativi anche per le piante secolari del parco. In particolare un “bagolaro” (50 anni circa) che è stato spezzato di netto nel tronco e un “cedro del libano” di inizio novecento totalmente sradicato.
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