CASALE – Difficile parlare di promozione del territorio, del nostro bel Monferrato, se i biglietti da visita sono come quelli che pubblichiamo nella foto scattata nella mattina di mercoledì 28 dicembre all’ex passaggio a livello in località Chiabotto, alle porte di Casale Monferrato, sulla strada che porta nella zona della Valle Ghenza, uno dei fiori all’occhiello del Casalese, conosciuta in tutto il mondo per i suoi rinomati tartufi, e fra l’altro zona Unesco. Poco prima dei binari della ferrovia campeggia in bella vista un mucchio di rifiuti gettati in mezzo al fossato. Poco distante anche un mucchio di piastrelle, probabilmente scarto di una ristrutturazione edilizia. Una sorte di mini discarica a cielo aperto che ritroviamo purtroppo, e sovente, anche in altri angoli del nostro Monferrato. Una situazione inaccettabile in un momento in cui si sta cercando in ogni modo di valorizzare le nostre colline, i suoi prodotti enogastronomici e le proprie bellezze architettoniche.
E inoltre come ogni anno con l’arrivo delle festività si torna anche a parlare della problematica degli sprechi alimentari. Secondo gli esperti ogni anno nel mondo viene sprecato tra il 33 e il 40% del cibo totale, per un valore di circa 620 miliardi di euro. Un dato decisamente insostenibile, sia dal punto di vista umano – dal momento che sono 3,1 miliardi le persone in stato di insicurezza alimentare e 828 milioni quelle che soffrono la fame – sia ambientale – poiché lo spreco alimentare equivale a uno spreco di risorse e a un inutile consumo del suolo – sia economico.
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