CASALE (am) – “Il nostro territorio ha bisogno di coesione in una situazione difficile come quella che da anni stiamo attraversando. I problemi sono tanti: il calo demografico, la drammatica situazione del lavoro. Purtroppo il clima di sfiducia e di insicurezza è elevato, per questo il ruolo dei mezzi dei comunicazione è fondamentale. Non è facile, ma per ridare fiducia alla gente, dobbiamo impegnarci a trasmettere le cose belle, le notizie positive”.
E’ stato questo il primo messaggio che martedì pomeriggio, il vescovo di Casale Gianni Sacchi ha voluto trasmettere ai giornalisti nel tradizionale incontro in onore del patrono San Francesco di Sales, ripreso dopo due anni di assenza e che si è svolto nel Sala Cavalla. L’appuntamento è stato introdotto dal direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi, Mauro Facciolo, e il primo ricordo inevitabilmente è andato a don Paolo Busto, mancato nello scorso mese di luglio e ai giornalisti scomparsi sempre nel corso del 2022 Mauro Coppo e Renato Celeste. “Riprende la tradizione dei nostri incontri – ha detto monsignor Gianni Sacchi – dedicati al patrono San Francesco di Sales a cui personalmente sono molto legato, in quanto patrono del Seminario di Biella, e di cui lo scorso mese di dicembre si sono celebrati i 400 anni della morte. Significative la parole che Papa Francesco ha dedicato in quella occasione con la lettera Totum Amoris est. Per tutti noi rimane il compito di portare avanti il compito di Francesco di Sales”.
Mons. Sacchi ha poi citato il recente messaggio del Papa in occasione della 57ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, nel quale Francesco ha ribadito necessità di parlare alla gente sempre con il cuore, di comunicare cordialmente e di promuovere un linguaggio di pace.
Il Vescovo nel suo intervento ha parlato anche dei giovani. “Per la prima volta sono stati ascoltate le parole dei ragazzi attraverso un questionario inviato a ben 900 studenti delle scuole superiori – ha precisato -. Mi hanno stupito i loro interventi, ho capito che hanno bisogno di essere ascoltati, è emersa una vera e propria richiesta di aiuto che non possiamo ignorare”.
Nel 2023 in Diocesi riprenderanno le visite pastorali e si andrà avanti con le Unità di Santa Lucia, della Madonna di Crea e di Santa Gianna Beretta Molla.
“Il mio desiderio è quello di riprendere ad incontrare le persone – ha detto Sacchi – soprattutto in un ambito comune e di condivisione, come quello dei consigli parrocchiali e dei gruppi catechistici. Sarà fondamentale il lavoro di squadra. Occorre un cammino pastorale che tenga conto soprattutto di una chiesa in uscita, della valorizzazione dei laici e di un lavoro di co-progettazione tra le varie comunità parrocchiali”.
Poi l’importante traguardo del 2024 con i festeggiamenti per i 550 anni della nostra Diocesi. Si pensa già a tutta una serie di importanti eventi fra cui un pellegrinaggio a Roma per incontrare il Santo Padre, “come nel Medioevo si andava a vedere Pietro”.
Durante l’incontro Manuela Meni, dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, ha illustrato la possibilità di sostenere i restauri del patrimonio architettonico della Diocesi attraverso l’iniziativa Art Bonus del ministero dei Beni Culturali che prevede sgravi fiscali anche ai privati che vorranno sostenere gli interventi di recupero.
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