CASALE – Quindici anni fa nasceva Di Grignolino In Grignolino. Vedeva la luce nel salone al primo piano di Palazzo Callori a Vignale, all’epoca sede dell’enoteca. Riunione partecipata e animata dal parere dei vignaioli. Come spesso accade, i partiti erano due, chi ci credeva e chi era scettico; c’era l’allora fiduciario della Condotta Slow Food del Monferrato, Augusto Lana, che perorava la causa di replicare in sul d’Aleramo un’idea ed un format di successo nati un paio di anni prima sulle colline del Gavi. C’era un pezzo di Piccola Tavola, come all’epoca veniva chiamato il Comitato di Condotta che supportava con convinzione la necessità di mutuare il format per il Grignolino, ed un altro pezzo di Piccola Tavola che non vedeva la possibilità di replicare i successi mastodontici del bianco di Gavi mettendo al centro di un evento un Grignolino che ancora faticava a farsi strada; colpa degli scetticismi riversati verso la sua complessità, e di una moda che premiava la muscolosità anche dopata dai passaggi in legno. Vinsero i sostenitori dell’idea di provarci. C’era anche da trovare un nome all’evento, quella sera. E ci pensò l’attuale Fiduciario della Condotta Ugo Bertana, il quale, forse allenato alla titolazione giornalistica pensò a quel Di Grignolino In Grignolino per rimarcare il cammino tra una cantina e l’altra, tra uno stile di vinificazione e l’altro, che è l’essenza di un format che vive tutt’ora ed è l’essenza della manifestazione. Quelle prime edizioni furono ricche di entusiasmo di un pubblico che aveva l’occasione di prendere dimestichezza con un vino straordinario, ancora poco capito nel corretto modo di berlo, e che da allora ha percorso molta strada. Da quelle prime due esperienze Slow Food Piemonte creò Cantine a Nord Ovest, ad oggi sette tappe a zonzo per il Piemonte per conoscere i vini autoctoni o locali.
In questo 2018 Di Grignolino In Grignolino, sarà domenica 20 maggio. Come da tradizione ritrovo al Castello di Casale (importantissimo da dire, che a causa di una manifestazione sportiva al pomeriggio di domenca, fin dal mattino piazza castello sara’ chiusa al parcheggio, quindi per i partecipanti il parcheggio sara’ sulla piazza alle spalle del castello – piazzale divisione mantova – e l’ingresso al castello anche dal portone sulla stessa), dove tra le 9.30 e le 12 sarà possibile iscriversi al tour (25 € per i soci Slow – 35 € per tutti gli altri), ritirare la cartina con l’elenco delle aziende partecipanti, sacca, bicchiere, poi il tempo di prendere un caffè ed un krumiro Rossi, farsi la bocca con un goccio di Timorasso (tappa successiva di Cantine a Nord Ovest) e poi partenza per le colline del Monferrato.
Ad attendere gli iscritti 23 aziende dislocate in 11 comuni; una bella porzione di territorio coinvolta: Alfiano Natta, Cascina Montariolo e Crealto – Cioccaro Di Penango, Tenuta la Fiammenga – Gabiano, Castello di Gabiano – Grazzano Badoglio, Sulin, Dario Natta e tenuta Santa Caterina – Lu Monferrato, Casalone e Dealessi – Ozzano Monferrato, Angelini Paolo e Cantine Valpane – Ponzano Monferrato, Alemat – Rosignano Monferrato, Castello di Uviglie e Vicara – Sala Monferrato, Marco Botto e Danilo Spinoglio – San Giorgio Monferrato, Saccoletto – Vignale Monferrato, La Scamuzza, Oreste Buzio, Accornero Giulio, Gaudio Bricco Mondalino, Mongetto e Monfrà.
I 23 “luoghi del Grignolino” resteranno aperti fino a sera per far degustare Grignolino, sì, ma anche gli altri vini aziendali, accompagnandoli con specialità gastronomiche locali.
Supporter della manifestazione: il Comune di Casale, l’Enoteca del Monferrato, la Camera di Commercio di Alessandria.
E come sempre da molti anni, l’omaggio “grafico” di Sergio Staino, che per questo 2018 ha ideato un delicato, sorridete, dolce profilo femminile, con una ricca capigliatura d’uva ed in mano il bicchiere di Grignolino. Grazie papà di Bobo, per aver donato ancora una volta la ricchezza della tua penna al territorio del Monferrato e del Grignolino.