CELLA MONTE – Ospitata internazionale, mercoledì 26 giugno alle 18,30 all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni di Cella Monte, dove arriverà, direttamente dall’Olanda, Arnold de Boer, in arte Zea, con i brani da lui composti, e cantati, in frisone, lingua/e germaniche, parlate nelle zone costiere meridionali del mare del Nord nei Paesi Bassi e in Germania. In Italia per ritirare il Premio Ostana, Scritture in Lingua Madre, Zea farà tappa nel Monferrato per presentare il suo ultimo disco, che ben si inserisce nell’ambito della promozione e valorizzazione della cultura di tradizione orale “Proverbiarium”, primo museo di detti e proverbi curato da Luca Percivalle e Flavio Giacchero, inaugurata lo scorso 1° giugno a Palazzo Volta.
Dagli esordi ad oggi, la sua espressione artistico-musicale è stato un crescendo di esperienze e apprezzamenti a livello internazionale.
Nel 2009, De Boer è stato invitato dalla leggendaria band underground olandese The Ex a diventare il nuovo cantante e chitarrista del gruppo, con quattro album incisi, l’ultimo dei quali è 27 Passports, uscito nel 2018.
A seguire, negli ultimi dieci anni, con la sua etichetta discografica Maccum Record De Boer, Zea ha pubblicato musica di produzione propria e un’ampia selezione di musiche “coraggiose” provenienti da ogni parte del mondo.
Nel 2017, ha pubblicato “Moan gean ik dea”, il suo primo album in lingua frisona, che è stato molto ben accolto dalla critica internazionale. Nel 2021 è seguito “Witst noch dat d’r neat wie”, il secondo disco in lingua frisona.
Trattasi di composizioni personali, intime e dirette, con testi dal tocco poetico. Nel suo nuovo album, infatti, sono incluse poesie di Bert Schierbeek, Hans Faverey e Benjamin Mays.
Nella creazione di questo ultimo album in lingua frisona emerge in modo preponderante quanto la lingua giochi un ruolo centrale; infatti, la stessa, è intesa come: fonte, muro, arma, tempo, il nulla, storia e forma musicale. L’appuntamento è a ingresso libero.