CASALE – Mercoledì scorso in Duomo si è svolto il quarto incontro con suor Katia Roncalli nell’ambito del percorso di Catechesi “Ti Amo Così”. Tema della serata “Dall’Eros al Dono”. Il Duomo era gremito (anche questa volta di molti giovani) e questo ci invita a riflettere sul bisogno di spiritualità e sulla necessità di risposte alle tante difficoltà che il momento in cui viviamo ci presenta.
I ragazzi della Fraternità Evangeli Gaudium hanno intercalato con musiche le parole di Suor Katia. I canti hanno introdotto i temi della serata con una citazione che impone uno sguardo introspettivo. ‘Ciò che occorre per essere felici non è una vita comoda ma un cuore innamorato’; la domanda che segue è, Il nostro cuore è innamorato ? Vede nell’altro una ‘luce’? Oppure è ormai rassegnato di fronte agli eventi che ci cadono addosso?
Il punto focale è comunque sempre l’Amore, un sentimento complesso e difficile: è necessario non fermarsi alla superficie, ma scendere nei suoi meandri più profondi per raggiungere una serenità che non sia effimera e passeggera.
“L’amore, spiega Sr. Katia, è l’insieme inscindibile di tre momenti: l’Eros, la Philia e l’Agape. L’Eros è il corpo: gioia, stupore, desiderio, attrazione . L’Eros accende la nostra carne ed è giusto che esista perché di carne siamo fatti e non dobbiamo demonizzare la nostra essenza.
Però l’Amore per essere completo necessita di un ulteriore passo: vuole che ci si avvicini all’altro “oltre la pelle”, ci chiede una comunione di anime, fiducia, confidenza, empatia. Amore di Amicizia con l’altro, con la Comunità, con Dio: abbiamo fatto un passo oltre il corpo, abbiamo raggiunto l’Anima.
Qualcosa di grande ci attende oltre la Philia ed è l’Agape, un amore totale capace di sacrificio e di dono, un amore viscerale dove è bandito il calcolo: non dò qualcosa all’altro per ricevere, ma per donare. E’ la vittoria sul male, ci stacchiamo da noi stessi, ci perdiamo ma nello stesso tempo ritroviamo il nostro ‘Io’ più profondo che dona senza pretendere”.
Suor Katia riprende il tema dell’Eros deviato; del piacere fine a se stesso, un piacere narcisistico che pretende, che ossessiona, che provoca gelosia, invidia , che tenta di soverchiare gli altri due momenti dell’amore. Un Eros deviato che si ritrova nei pregiudizi, nella volgarità, nella sollecitazione della libido, nell’ambiguità, nell’autoerotismo. Il piacere sessuale che annienta tutto ciò che ci circonda, ci sprofonda in un buco nero da cui dobbiamo uscire per poter raggiungere la pienezza dell’Amore.
La sorella francescana, questa volta abbandonando il suo consueto approccio soft, ricorda con decisione i pericoli che oggi ricorrono nella società: la pornografia che mortifica il vero Eros, e ha influenze nefaste sull’Amore, o la prostituzione che significa , di fatto, schiavitù. Altre due grandi ferite che l’Eros trascina con sé sono la memoria di un abuso, che spesso è avvenuto in famiglia, o di un aborto .
Il messaggio finale di Sr.Katia è che la nostra vita deve sempre tendere all’Amore nella sua completezza, pur nelle cadute e nelle difficoltà : la meta la raggiungeremo in unità con Dio. Ha chiuso l’incontro il Vescovo Gianni sottolineando questa atmosfera di rinascita e invitando ad una comune preghiera finale .
Luciana Revello
Foto Accomazzo
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.