Da questo numero “La Vita Casalese” è felice di dare spazio, ogni mese, nelle sue pagine alle numerose iniziative che propone il Cai Casale. La nuova rubrica si intitolerà “Dalle colline alle montagne con il Cai Casale” e sarà un’occasione per dare voce, raccontare, e rivivere, le emozioni che il Cai e i suoi centinaia di iscritti sanno regalare agli appassionati delle montagne, e delle uscite all’aria aperta.
CASALE. L’attività escursionistica del Cai Casale si svolge ormai senza interruzione di continuità lungo l’intero arco dell’anno: chiuso il 2014 e iniziato il 2015 con la tradizionale camminata sulle nostre colline, visitando il suggestivo presepe diffuso della Colma, proseguendo verso la rocca di Rosignano e di lì a Cella Monte a visitare un infernot artistico, per concludere con il tradizionale brindisi di mezzanotte alla pieve romanica di San Quirico, l’attività è proseguita durante l’inverno con piacevoli escursioni sulla neve, con l’uso delle ciaspole. Ad aprile è iniziata l’attività escursionistica su sentieri con un variegato programma di escursioni, dapprima sull’ Appennino Ligure, sul Sentiero dell’Ingegnere ad Arenzano, il monte Poggio sopra Masone e sulle Prealpi nella zona dei laghi i Laghi, al Mont’Orfano, sopra Mergozzo. Con il proseguire della stagione ed il conseguente ritirarsi dell’innevamento ci si è spostati sulle Alpi con escursioni nelle Valli di Champorcher, in Val Sesia, dove si è risalito l’interessante Sentiero Glaceologico, in Val di St. Barthelemy dove è stato effettuato un bellissimo giro ad anello che ha visto i numerosi soci partecipanti valicare due colli (Chaleby e Salvè) e in alcuni tratti camminare ancora sulla neve, in Val Tournanche dove, sotto al Colle Pillonet, in compagnia di Padre Angelo si è posizionata una Croce, come ringraziamento per essere sopravvissuto al brutto incidente occorso al nostro frate. L’attività escursionistica della sezione Cai di Casale non si svolge solo sulle montagne, estendendosi anche alle colline del nostro Monferrato, le cosiddette “Terre Alte”, sempre più al centro dell’attenzione del Club Alpino, tanto che la tradizionale escursione regionale che lo scorso fine settimana ha visto riunirsi centinaia di escursionisti provenienti dalle numerose Sezioni Piemontesi, è stata effettuata sul Cammino Asti – Colle Don Bosco, in occasione dei festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita del Santo, che era solito percorrere con i suoi ragazzi i sentieri tra le colline Torinesi, dell’Astigiano e del nostro Monferrato. Una meta che gli escursionisti Casalesi hanno voluto raggiungere partendo il venerdì da Casale, con l’intenzione di inaugurare ufficialmente il nuovo sentiero Casale Crea, che verrà inserito nel Catasto Regionale dei Sentieri.
Un bellissimo percorso che si snoda dal Ronzone verso Rolasco risalendo la valle della Claretta; poco prima dell’Osservatorio, si scende nella valle di Fontanola, tra le imponenti testimonianze della nostra antica industria cementifera. Risaliti al Municipio di Ozzano si prosegue verso Treville lungo la strada della Mula e, passati sotto la Pieve romanica di San Quirico, alla Cascina Crosietta si svolta a sinistra per scendere alla Fontana Solforosa, un tempo meta dei giovani locali per le feste danzanti del sabato sera. Un’altra salita porta ad ammirare lo scenografico cimitero di Treville, ricco di eleganti tombe e decorazioni in pietra cemento. Scesi a Madonnina resta l’ultima dura salita per Serralunga , Forneglio ed infine il Sacro Monte. Un bellissimo percorso, in gran parte su strade bianche, tra crinali panoramici, vigneti assolati e verdi vallette, che gli escursionisti, cinque casalesi, tre amici di Novi ed il mitico Carlo Nosenzo di Cinzano, nume tutelare della Superga Crea, hanno effettuato sotto l’azzurro terso che le giornate di fine settembre sanno regalare; un percorso faticoso che ha costretto alla resa la pur tenace Elena, per la prima volta con noi e non sufficientemente abituata alle fatiche del CAI. Poi il mistico silenzio della piazza del Santuario nella luce bianca della luna piena, in compagnia di un gatto in cerca di coccole.
Il sole splendente e il cielo azzurro hanno esaltato la bellezza dei paesaggi anche il sabato, da Ponzano verso il Cippo Triveri, l’inventore della Superga Crea, poi Villadeati, dove abbiamo avuto il piacere di trovare, dopo anni di abbandono, il gradevole negozio di alimentari – bar di Paolo, poi Murisengo, i tagliolini al pomodoro e le verdure impanate al Caffè della Fontana, piccolo, bello e pieno di leccornie, ma soprattutto illuminato dal sorriso e dagli occhi azzurri di due impagabili sorelle. Poi a Tuffo, la solita anziana signora che ci offre l’acqua, per arrivare a Cocconato, rivestita dagli stendardi delle contrade e popolata di dame e cavalieri in attesa del Palio degli Asini.
L’ultimo giorno la compagnia si infoltisce: arrivata ieri sera Paola da Casale, sia aggiungono al mattino amici e amiche di Carlo e la moglie Angela, con le due cagnette Seta e Lana. Un percorso tutto nuovo, inventato in pochi giorni da Carlo, antiche strade tra fitti boschi, una ormai abbandonata e ripulita pochi giorni fa con motosega e falcetto. Finalmente, verso l’una incrociamo la lunga fila degli escursionisti provenienti da Asti, alla base della collinetta dell’Abbazia di San Secondo di Cortazzone, altro gioiello del romanico piemontese, dove ci aspettano gli amici Gianni e Maura. La visita guidata, il pranzo al sacco condividendo il vino con vecchi e nuovi amici, il saluto del Vescovo di Asti Mons. Ravinale, l’elogio del Cammino che, come ha insegnato il Santo che si celebra, non è solo piacevole attività fisica, ma conoscere e conoscersi, una vera metafora della vita, poi si parte per l’ultimo strappo. Ancora fitti boschi prima che appaia, ormai vicina, la grande Basilica. La foto del numeroso gruppo sull’affollato piazzale e, prima del ritorno in pullman, l’ultimo momento conviviale con la ricca merenda generosamente offerta dagli amici del CAI Asti, accompagnata dalle note della banda degli Alpini.