CASALE – Don Patrizio Rota Scalabrini, esegeta di grande fama, torna per la seconda volta a Casale nel progetto “Crescere con la Parola” per leggere ed interpretare la creazione dell’uomo quale maschio e femmina. Lo spunto per tale riflessione, che avverrà giovedì 6 dicembre, alle ore 21,00, in Sala Cavalla del Seminario diocesano, viene dato direttamente dal Libro del Genesi “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli corrisponda” (Gen.2,18)
E’ Dio che pronuncia queste parole che fanno parte del secondo racconto della creazione e che provengono dalla tradizione jahvista. Si tratta di un testo bellissimo e, come ebbe a dire in una straordinaria udienza generale San Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1979: ”L’uomo (“adam”) creato dalla “polvere del suolo” diventa maschio (“ish”) soltanto dopo la creazione della donna e solo così supera la solitudine che va riferita quindi all’ uomo in quanto tale e non soltanto al maschio”.
Solitario è quindi l’uomo senza il riferimento alla sessualità, ma soprattutto senza che si sviluppi una vera “alterità”. Solo con il rapporto con l’altro l’identità dell’uomo si apre alla ricchezza piena di Dio e l’uomo diventa persona.
Come proprio Mons. Scalabrini ha scritto in tante sue lucide pagine di commento :”L’esperienza dell’abisso della solitudine viene sollevata da un soccorso speciale quello che Dio dona creando la donna come compagna dell’uomo senza nessuna concessione all’ ideale “androgino”.…”.
Al contrario il “limite” dell’altro diventa il motore della forza che spinge alla comunione e alla relazione :” In questo modo – scrive ancora Rota Scalabrini – , in modo gioioso e conciliato, Adamo canta l’inno di giubilo per il dono ricevuto”.
Il testo che sarà esaminato il 6 dicembre è dunque centrale per la comprensione della teologia biblica perché è chiaro che l’autore non identifica, come fanno i greci o i mesopotamici, la finitudine umana con la colpa. La finitudine non è male! Solo “dopo” con l’episodio del serpente interverrà la “rottura” e ci sarà la necessità della redenzione di Cristo per rompere definitivamente l’identificazione tra peccato e colpa relativa al limite ed alla malattia.
Si ricordi, per esempio, che Gesù dirà al cieco nato che la malattia è addirittura il luogo dove si può paradossalmente manifestare la gloria di Dio. L’uomo e la donna della creazione, come tutti noi, dovranno imparare a fare i conti con le fragilità solo nel momento in cui il serpente fa penetrare nella coscienza della coppia umana lo spirito di incredulità che ci accompagna quotidianamente.
Ma la maledizione biblica non è per gli uomini, ma SOLTANTO PER IL SERPENTE!
Il dono della vita e la tensione verso una relazione amorosa fatta di reciprocità sono nel Genesi mantenuti come progetto purchè ci si apra all’ obbedienza alle parole del Signore: “L’uomo e la donna – scrive ancora il noto esegeta – hanno peccato , ma non sono morti, si sono scoperti nudi, ma Dio viene in loro aiuto e li ricopre con tuniche di pelli da Lui stesso cucite”. Il messaggio è dunque positivo e si apre alla speranza ed alla bellezza di una vita nuova.
“Crescere con la Parola” è un progetto di “Cantiere Speranza” , diretto da S.E. Mons. Luciano Pacomio, Vescovo emerito di Mondovì e dal Vicario Generale della Diocesi di Casale Mons. GiamPio Devasini e si avvale della collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e del supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Nei mesi successivi gli incontri proseguiranno con il seguente calendario:
– 17 gennaio 2019 ore 21 – Curia Vescovile Sala Cavalla: Prof. Don Flavio Dalla Vecchia ”…dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare” (Gn 2,17) – Bene e male: l’uomo arbitro della morale?
– 14 febbraio 2019 ore 21 – Curia Vescovile Sala Cavalla: Prof. Don Franco Manzi : “Prendi tuo figlio….e offrilo in olocausto” (Gn 22,2) – La maturazione “drammatica “ di Abramo nel suo modo di vedere Dio .
Durante il tempo di Quaresima verrà invece allestita una mostra con finalità didattiche dal titolo “La Bibbia parla all’uomo, ad ogni uomo, a tutto l’uomo” a cura dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato
Mons. Patrizio Rota Scalabrini è presbitero, teologo e grande biblista, Docente di Esegesi e Teologia biblica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, cappellano di Sua Santità, è autore di molte opere di pastorale biblica.
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