CASALE – Settimana di fuoco alla parrocchia Cuore Immacolato di Maria, Porta Milano, presa di mira in questi giorni da ladri e atti vandalici che hanno danneggiato la chiesa e gli arredi. “Perché – si chiede indignato, ma soprattutto desolato, stanco, provato don Giuseppe Cesana – perché tanto accanimento verso la nostra Comunità?”. Procedendo in un triste ordine cronologico, sabato notte sono stati trafugati più di 3000 litri di gasolio, tremila litri acquistati il giorno precedente per il riscaldamento della chiesa. Sabato sera don Cesana ha fatto trovare la chiesa riscaldata ai fedeli per la messa delle 18.30, al mattino non è riuscito a fare partire il riscaldamento e le tre messe festive sono state celebrate al freddo.
Pensando ad un problema tecnico lunedì ha immediatamente allertato i tecnici per la caldaia, che, ahimè, dopo aver revisionato tutto l’ impianto, hanno scoperto l’ammanco del combustibile: il serbatoio era vuoto. Trafugati 3 mila litri appena portati più quelli restanti dello scorso inverno. Tremila litri sono una parola, ma la fattura del giorno precedente di 5596 euro sono un capitale, capitale che la parrocchia avrebbe già fatto fatica a coprire e, come sempre avviene, sarebbe dovuto intervenire il parroco per coprire l’intera somma. “D’altronde, come si possono lasciare persone anziane e bambini al freddo” dice il parroco.
“Ora sarà impossibile, dove si vanno a prendere 12 mila euro” dicono fortemente preoccupati da Porta Milano. La comunità non è in grado di fare fronte ad una cifra simile. Don Giuseppe commenta con tristezza: “Sembra impossibile rialzarsi e ripartire dopo un colpo del genere, colpo non tanto a me – dice – quanto alla mia gente, alla nostra gente, ai miei anziani soprattutto, ai nostri bambini. Come posso accoglierli in una chiesa ghiacciata?”. Tornato dalla caserma dei carabinieri per la denuncia, un altro duro e ignobile colpo. Individui sono entrati in chiesa, hanno preso di mira nel presbiterio, sotto all’altare, l’esposizione dei frutti del lavoro dei campi, allestito per la Festa del Ringraziamento di venerdì. La scritta deturpante la parete esterna della chiesa, comparsa in mattinata, fa pensare ad un atto vandalico tipico adolescenziale, causato da profondo disagio comportamentale. “Fa male il danno provocato in chiesa, le bottiglie stappate e il vino buttato per tutto il presbiterio, panche, cuscini e sedile di chi presiede l’eucarestia, ma fa molto peggio il disagio di chi sta dietro l’atto vandalico. Forte pesante disagio che dobbiamo prendere in considerazione, tutti. La città ha il dovere di affrontare. Non deve essere un episodio di Porta Milano, per ora. Si tratta di episodi che devono scuotere ed interpellare tutta la città” proseguono da Porta Milano.
“Fa male, molto male – dice don Giuseppe – sono profondamente provato e svilito per l’oltraggio al mio incessante e ora, per motivi di salute, faticoso impegno, ma penso con altrettanta sofferenza a chi ha commesso questi gesti. Colpito, colpiti, ma non affondati. Sarà dura, molto dura, ma lassù c’è qualcuno che dice: Non temere, perché io sono con te, non smarrire, perché io sono il tuo Dio, io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo. Con questa certezza affronteremo il domani”.
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