TORINO – Questo il bollettino con la situazione Coronavirus in Piemonte e a Casale nel tardo pomeriggio di domenica 29 marzo:
SETTANTACINQUE PAZIENTI GUARITI
I pazienti virologicamente guariti è salito a 75 (+21 rispetto a ieri), cosi suddiviso su base provinciale: 5 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 11 in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara, 26 in provincia di Torino, 9 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 provenienti da altre regioni.
Altri 212 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.
SETTANTADUE DECESSI
Sono 72 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19”: 14 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Asti, 4 in provincia di Biella, 9 in provincia di Cuneo, 10 in provincia di Novara, 23 in provincia di Torino, 4 in provincia di Vercelli, 4 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da fuori regione,
Il totale complessivo è ora di 734 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 155 ad Alessandria, 32 ad Asti, 68 a Biella, 50 a Cuneo, 103 a Novara, 236 a Torino, 32 a Vercelli, 45 nel Verbano-Cusio-Ossola, 13 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
SITUAZIONE CONTAGI
Sono 8.461 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.266 in provincia di Alessandria, 385 in provincia di Asti, 467 in provincia di Biella, 613 in provincia di Cuneo, 715 in provincia di Novara, 4.012 in provincia di Torino, 442 in provincia di Vercelli, 363 nel Verbano-Cusio-Ossola, 80 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 118 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 446.
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 24.782, di cui 14.657 risultati negativi”.
Al Santo Spirito di Casale si sono registrati 5 decessi e 12 ricoveri. Il sindaco Federico Riboldi ha lanciato un appello: “Ci giungono molte segnalazioni dai supermercati di persone che si recano quotidianamente per piccoli acquisti. Non è l’atteggiamento da tenere: un solo componente del nucleo familiare è una spesa più possibile completa, per limitare gli accessi al supermarket”.