CASALE – Notizia storica per lo sport casalese: il giovane spadista Lorenzo Buzzi andrà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Come riserva, ma prenderà parte alla 31° edizione dei giochi olimpici. E’ la prima volta nella storia dello sport casalese (non abbiamo trovato un riscontro diverso) che uno sportivo casalese venga convocato per partecipare ai Giochi. Prima di lui solo un casalese “adottato” per qualche anno, un’altro spadista: il medagliato olimpico Maurizio Randazzo.
“Sono stato scelto come quinto, la riserva, mi porteranno a Rio De Janeiro assieme a tutta la delegazione, sia per fare da sparring partner ai quattro atleti della squadra, sia come primo sostituto in caso di un qualsiasi inconveniente – ha raccontato ancora emozionato Lorenzo Buzzi – E sono contentissimo già solo di essere arrivato fino a questo punto, soprattutto considerato le grosse difficoltà che ho avuto la scorsa stagione e quella prima ancora, dove a un certo punto ho sfiorato l’85ª posizione nel ranking italiano. In questo momento mi trovo alla posizione numero 2 della classifica nazionale e al 60° di quella mondiale, e se sono riuscito ad arrivarci è solo merito dei miei maestri Dario Chiadò e Alessandro Funghi, dei miei compagni di sala della Marchesa Torino, del mio fisioterapista Daniele Morfino e del mio ortopedico Carlo Viglino che mi hanno rimesso in sesto dopo i miei innumerevoli problemi fisici, e dei pochi miei amici più stretti che mi hanno dato una grossa mano nei momenti di difficoltà”. La convocazione alle Olimpiadi è arrivata dopo la prova di Torun dove la squadra azzurra ha conquistato una medaglia d’argento. Buzzi era in squadra in sostituzione dell’infortunato
Marco Fichera, non è salito in pedana ma quell’argento è anche un po’ suo.
“E’ stata comunque una bellissima esperienza. Pur non avendo tirato nessun assalto nella gara a squadre mi sono sentito parte integrante del team. I miei compagni hanno saputo rendermi partecipe ed io ho cercato di creare per loro il miglior clima possibile al di fuori della pedana, facendo un gran tifo e cercando di mantenere un atteggiamento positivo. Sono cose che dall’esterno forse non si notano, ma che in realtà contano molto all’interno di una squadra. Essendo stato titolare in altre occasioni so quanto possa essere importante. Tanto è vero che tutto ha contribuito a raggiungere un risultato storico (era dal 2009 che la nazionale di spada maschile non prendeva medaglia ad un europeo ndr), nonostante sulla carta non eravamo affatto i favoriti, anche per l’assenza di Marco Fichera, che io sono stato chiamato a sostituire all’ultimo momento. Marco ricomincerà ad allenarsi con la squadra già a partire dalla settimana prossima, quando saremo in ritiro a Mezzana. Non sarò chiamato quindi a sostituirlo a Rio per le Olimpiadi ad agosto. Ed è assolutamente giusto così. In questa occasione lui si è meritato sicuramente più di me di essere lì, ed è stato un punto cardine della squadra durante tutta la qualificazione. Hanno bisogno di lui. Io, ancora una volta, starò al mio posto, pronto se ci sarà bisogno”.
Dario Calemme
Roberto Saracco