CASALE – Nel mese di ottobre 2017 la Polizia Locale e l’ASL di Casale Monferrato hanno eseguito indagini nel panorama della ristorazione orientale cittadina, il cui esito ha dato vita ad un procedimento penale conclusosi con la condanna della titolare di un ristorante situato a Casale Monferrato. Il procedimento prende origine da alcune segnalazioni pervenute alla Polizia Locale e relative a prelievi di pesce effettuati in un canale irriguo situato in zona industriale – in secca per un intervento di pulizia dell’alveo – da parte di soggetti di origine orientale. A seguito delle segnalazioni è stata organizzata per alcuni giorni un’attività di osservazione presso i luoghi segnalati senza conseguire riscontro. A titolo precauzionale la Polizia Locale ha richiesto la collaborazione dell’ASL per avviare controlli mirati sulla ristorazione orientale all’esito dei quali, in un ristorante, sono state rilevate carenze igieniche e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. Le carenti condizioni igieniche della cucina e di alcuni depositi di sostanze alimentari – uno dei quali infestato da blattoidei – e la cattiva conservazione di cibi, tra cui pesce e prodotti dolciari a base di creme e uova, hanno determinato la denuncia della titolare alla Procura della Repubblica di Vercelli per la violazione della normativa sulla produzione e la vendita di sostanze alimentari, l’irrogazione immediata di una sanzione amministrativa di € 1000 e un provvedimento di immediato ripristino delle condizioni previste dalla normativa sanitaria da eseguirsi entro 48 ore, al cui decorso senza esito, sarebbe conseguita la sospensione dell’attività. I prodotti ittici tenuti in cattivo stato di conservazione, dopo essere stati sottoposti ad accertamento veterinario, sono stati sequestrati e successivamente avviati alla distruzione. Spirati i termini per il ripristino delle corrette condizioni igienico sanitarie, il ristorante è stato sottoposto ad un ulteriore controllo ispettivo, nel quale è stata riscontrata l’ottemperanza al provvedimento che ne ha evitato la chiusura. Il ristorante in passato era già stato colpito da due provvedimenti di sospensione dell’attività a seguito di controlli ispettivi da parte dell’ASL di Casale Monferrato per violazioni a la normativa in materia di sicurezza alimentare. A seguito del procedimento penale istauratosi e concluso nell’anno in corso, la titolare del ristorante, L.Q., cittadina cinese di 33 anni, residente in città, è stata condannata dal Tribunale di Vercelli all’ammenda di € 3,350 per la violazione della Legge 283/1962 in materia di igiene alimentare.