CONIOLO – Sono in corso d’opera gli interventi all’oratorio e alla chiesa parrocchiale iniziati a maggio. Il progetto prevede il rifacimento totale dei locali dell’oratorio (sottofondo, pavimentazione, impianti elettrici, rifacimento palco) nonché la ristrutturazione dei locali adiacenti, cucina, parte esterna e giardino, consolidamento e restauro dell’intero immobile danneggiato dal sisma dell’agosto 2000. Don Franco Josi, parroco di Coniolo dal 1993 fino agli inizi del 2016, racconta che nel 1100 in paese esisteva solo una chiesetta campestre dedicata a “Santa Maria, sub titulo De campis prope cerretum”, spesso citata negli atti fondiari del XII secolo. La chiesetta era situata sul colle più alto della zona e ben presto venne indicata come Santa Maria dei Roveri poiché la vegetazione circostante era formata da arbusti del tipo querce e roveri. L’antica chiesetta non esiste più a causa di un incendio che la distrusse, ma dalle sue ceneri sorse la nuova chiesetta di Santa Maria e, poiché sorse proprio sulle “ceneri” della precedente, fu consacrata con il titolo di Santa Maria di Cinerasco. Divenne chiesa parrocchiale di Coniolo sul finire del 1300. Agli inizi del 1600 i Marchesi Fassati, accanto al loro castello situato in Coniolo basso, costruirono la nuova parrocchiale, dedicandola a Sant’Eusebio, che fu consacrata il 30 maggio 1604. Alla fine del 1906, a causa di sottostanti escavazioni minerarie che la misero a rischio, venne trasferita alla chiesa di S. Maria di Cinerasco di Coniolo alto. Nel 2010 in occasione del 406º anniversario della crollata Parrocchiale di Coniolo basso dedicata a S. Eusebio, la comunità ricordò il primo centenario di consacrazione dell’attuale parrocchiale dedicata a “Santa Maria di Cinerasco”, ora “Assunzione di Maria Vergine”. «Il Progetto Oratorio-Chiesa presentato ufficialmente a fine febbraio 2017 – spiega Don Marco Pivetta, parroco a Coniolo dal 2016 – aveva come primo obiettivo il recupero dell’agibilità dei locali che per molti decenni hanno accolto bambini e ragazzi coniolesi. L’oratorio, che fu anche sede di asilo, come ricordano alcuni coniolesi, occorre che torni a essere punto di incontro ed aggregazione anche per gli adulti». Grazie ai fondi dell’otto per mille e alle promesse di contributo di molte famiglie del paese o ex coniolesi, è stato possibile accendere un mutuo di 70mila euro. La Chiesa necessita di interventi al suo interno, come il restauro dei portoni e degli affreschi, dietro l’altare centrale, raffiguranti S. Pietro e S. Paolo. Spiegano il sindaco Amich e il parroco don Pivetta: «Il progetto ora è una realtà concreta grazie alla solidarietà della gente che ogni prima domenica del mese depone il proprio contributo. Vi è molto da fare e ogni aiuto per la nostra comunità sarà determinante per la realizzazione dei progetti. Grazie a chi renderà realtà il nostro sogno. Ringraziamo don Franco Josi poiché il progetto oratorio era stato pensato e proposto da lui, affinché Coniolo potesse avere di nuovo un punto di riferimento e di aggregazione per i giovani e le associazioni locali. Ringraziamo coloro che vorranno ancora dedicare l’attenzione alla nostra richiesta di aiuto per la nostra parrocchia (iban IT93 C050 3422 6000 0000 0012 422 presso Banco BPM di Casale Monferrato, piazza Tavallini 2)».