Tra l’Assessorato regionale alla Sanità e l’Associazione Regionale Panificatori del Piemonte, è stata siglata un’intesa dal titolo “Con meno sale la salute sale”, un progetto che si propone di intervenire sulle abitudini alimentari dei cittadini partendo dall’alimento più comune sulle nostre tavole, il pane appunto. Va detto, infatti, che il crescente uso del sale nella produzione alimentare ha portato ad un progressivo aumento dei consumi e allo sviluppo dell’attuale preferenza per i cibi salati, tanto che Il consumo medio di sale giornaliero nella popolazione italiana si attesta intorno agli 8-11 grammi, valori ben superiori ai 5 grammi al giorno raccomandati dall’OMS. Tuttavia di questi 8-11 grammi, solo il 5% è naturalmente presente negli alimenti, il 15% viene aggiunto dalle persone a tavola o nella preparazione degli alimenti mentre il mentre il restante 80% è presente negli alimenti pronti. È provato che il consumo abituale di sale è associato all’ipertensione arteriosa; secondo l’OMS, il 62% dei casi di ictus cerebrale e il 49% dei casi di cardiopatia ischemica sono attribuibili all’ipertensione arteriosa. Le malattie cardiovascolari, di cui l’ipertensione è fra i principali fattori di rischio, rappresentano la prima causa di morte per le persone sopra i 60 anni e la seconda per quelle tra i 15 e i 59 anni. Il consumo di sale è associato anche ad altre patologie cronico degenerative come i tumori dello stomaco, le malattie renali e sembra favorire la calcolosi renale e lo sviluppo di osteoporosi. Com’è noto, in Piemonte l’ipertensione viene riferita da circa 1 soggetto su 5, aumenta con l’età ed è particolarmente diffusa tra i soggetti in eccesso ponderale (34%) e con diabete (56%). Il ricorso al trattamento farmacologico è diffuso (77% delle donne e 71% degli uomini), ma l’ipertensione si può prevenire anche con comportanti salutari (corretta alimentazione e attività fisica) e con un ridotto consumo di sale. L’intesa con i Panificatori punta quindi a diffondere la cultura dell’alimentazione quotidiana come pratica di salute, sensibilizzando le persone al problema, e al contempo ad offrire un’alternativa di scelta aumentando la disponibilità di alimenti a basso contenuto di sale. L’Intesa prevede, da parte dei panificatori, l’impegno a ridurre gradualmente il contenuto di sale in tutto il pane (meno 5% all’anno per due anni) e a rendere disponibile, almeno un giorno la settimana, una linea di pane senza sale o con contenuto di sale dimezzato, eventualmente anche prodotto con cereali meno raffinati. Basta poco tempo per abituare il gusto ad una alimentazione con un basso contenuto di sale. Si è scelto di intervenire sul pane perché, sebbene non sia oggi la maggior fonte di sale della nostra alimentazione, è un alimento consumato quotidianamente da tutti ed un punto di partenza per migliorare l’alimentazione. Altri paesi che hanno avviato progetti simili riportano buoni risultati in pochi anni: nel Regno Unito, ad esempio, l’assunzione media di sale si è ridotta del 15% dal 2001, con un guadagno stimato di 9.000 vite l’anno e un conseguente risparmio di costi annuali di circa 1,5 miliardi di sterline; sempre nel Regno Unito l’iniziativa si è poi allargata ad altri prodotti di uso quotidiano in cui il contenuto medio di sale è stato ridotto in maniera consistente: ad esempio meno del 50% nei cereali per la prima colazione, meno del 40% nei biscotti e i prodotti di pasticceria e meno 25% nelle torte e nei sughi per la pasta. Ciò dimostra che riduzioni di sale producono effetti importanti sulle singole persone e grandi benefici in termini di salute per la collettività con risparmi dei costi di cura. Con questa intesa i Panificatori si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione e a divulgare corrette informazioni di salute rendendo visibili nei loro esercizi poster e opuscoli sull’iniziativa. L’ASL AL ha promosso l’iniziativa organizzando un corso di informazione/formazione per i panificatori della provincia interessati ad aderire al progetto. Il corso, che si è svolto nei mesi scorsi, ha portato all’adesione di 23 panificatori, distribuiti su tutta la provincia. Seguirà sul nostro territorio la sensibilizzazione della popolazione attraverso azioni educative rivolte alla scuola e ai soggetti a rischio, nei confronti dei quali si opererà in sinergia con i Medici di medicina generale e dei Pediatri, che collaboreranno a veicolare a propri pazienti le informazioni corrette. Si allega alla presente il volantino elaborato dalla Regione Piemonte, mentre è pubblicato sul sito www.aslal.it l’elenco dei panificatori della provincia di Alessandria che hanno aderito, con relativo indirizzo cui poter fare riferimento.
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