CASALE – Il 3 giugno del 1921 nasceva a Genova Emanuele Luzzati. Di famiglia ebrea dovette interrompere gli studi liceali nel 1938 per colpa delle leggi raziali, cominciando così a frequentare gli ateliers dello scultore Edoardo Alfieri e del pittore Onofrio Martinelli. L’incontro tra Luzzati e l’arte proseguì quando la famiglia Luzzati si trasferì a Losanna ed Emanuele s’iscrisse all’École des Beaux-Arts et des Arts Appliquées, dove si diplomò quattro anni più tardi. Coltivando importanti relazioni nell’ambiente culturale svizzero, nel 1944 allestì le scene per il suo primo spettacolo teatrale: Salomone e la regina di Saba che al suo rientro in Italia nel 1945 venne ripreso a Genova e a Milano. Cominciava così una straordinaria carriera che lo avrebbe portato ad essere uno degli scenografi, animatori e illustratori più apprezzati del mondo. Per due volte ricevette la nomination al premio Oscar. Per la Comunità Ebraica di Casale Emanuele “Lele” Luzzati era tutto questo, ma soprattutto era un amico che si vedeva spesso nel tempio e nelle sale dietro la porta di vicolo Salomone Olper. Un affetto ricambiato, perché Lele ha lasciato alla Comunità un vasto patrimonio di opere a carattere ebraico, tutte caratterizzate dal suo stile poetico e dal peculiare uso dei materiali che rende distintiva ogni sua creazione. Luzzati, ad esempio, ha realizzato uno dei Parochet (arazzi) che decorano l’Aron della sinagoga Casalese, dove sono custoditi i rotoli della legge. Un’opera inconfondibile con il suo colore blue acceso e mille altre tonalità che spiccano nell’oro della sala. Nel 1992 in occasione di una sua mostra ha realizzato l’opera diventata iconica per la Comunità casalese: una stampa dove uno dei suoi rabbini si affaccia dalla cantoria della Sinagoga e non mancano ovviamente le sue lampada nel museo dei lumi e persino un piatto per la festa di Pesach collocato nel museo degli argenti. Oltre a queste opere la mostra allestita dal 6 giugno in Sala Carmi per celebrare proprio i 100 anni dalla nascita di Luzzati mostra molte altre opere ispirate alla tradizione ebraica e ai racconti biblici come le dodici litografie originali per illustrare il volume “Il Viaggio alla città di Safed” del 1955 e poi molte ceramiche e serigrafie dell’artista. Una parte di questa collezione sarà visibile nella Sala Carmi della Comunità di Casale a partire da domenica 6 giugno 2021, quando alle ore 17.30 si inaugurerà la mostra “Emanuele Luzzati – Un immaginario di respiro universale”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Luzzati di Genova. La mostra sarà aperta fino al 20 di giugno ed inserita all’interno del progetto IT.A.CA’ Monferrato 2021, Festival del Turismo responsabile dal tema: Diritto di Respirare del Monferrato. L’ingresso è libero, la prenotazione è consigliata. Per informazioni e prenotazioni 0142-71807 o 340-7697199, .segreteria@casalebraica.org
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