CASALE – Un gruppo intersettoriale per il rilancio economico e il sostegno alle attività produttive: è questo l’obiettivo che si sono proposti lo scorso 15 aprile il Comune di Casale Monferrato e la Fondazione di partecipazione Aleramo (conosciuta anche come Agenzia di Sviluppo) durante l’incontro con i soci e le parti sociali del territorio. Nel cortile del Municipio il Sindaco Federico Riboldi, il Presidente del Consiglio comunale, con delega al Lavoro, Fiorenzo Pivetta e il presidente della Aleramo Paolo Secco, hanno invitato Associazioni datoriali e Organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione occupazionale ed economica e, soprattutto, raccogliere idee e suggerimenti per progetti e iniziative futuri. «Le due gravi crisi che hanno colpito il nostro territorio in queste ultime settimane, e mi riferisco alla Cerutti e alla Freudenberg (ex Framar) – ha spiegato il presidente Pivetta – ci hanno fatto capire quanto siano importanti il dialogo e il confronto costanti tra le parti sociali. Per questo motivo, il tavolo aperto ieri dovrà diventare un appuntamento costante, per confrontarsi e realizzare proposte che abbiano l’obiettivo del mantenimento e dello sviluppo occupazionali». Paolo Secco, invece, ha annunciato l’ingresso nella Fondazione di Regione Piemonte come socio (mettendo a disposizione la figura professionale che ricoprirà il ruolo di Direttore) e ha sottolineato come in questi due mesi la Aleramo abbia già iniziato a interfacciarsi con due intermediari internazionali che operano nel mercato delle localizzazioni industriali. «Grazie all’interessante e proficuo incontro di ieri – ha detto il presidente Secco – abbiamo capito che tra le mission della nostra Agenzia di Sviluppo ci dovrà essere anche quella di costruire percorsi e progetti di investimento non solo diretti alla vendita di terreni per insediamenti industriali o di capannoni dismessi, ma anche a subentri o acquisizione di aziende in difficoltà. Con l’aiuto soprattutto delle Associazioni di categoria e delle Organizzazioni sindacali, che hanno il polso della situazione, si potrà così cercare di prevenire, o almeno contenere, le crisi». Un punto al centro della giornata di ieri, anche l’aspetto formativo, sia di giovani sia di lavoratori in uscita da crisi industriali: riuscire a far trovare maestranze qualificate già pronte e formate, infatti, sarebbe un importante facilitatore per le aziende che si volessero insediare sul territorio.