CASALE – Commercianti sul piede di guerra. Consiglio comunale di fuoco, martedì sera a Palazzo San Giorgio, dove si discuteva sulle due delibere che allargheranno di altri 10 mila metri quadrati le aree a destinazione commerciale. Un dibattito acceso terminato alle 2 del mattino e che si è concluso con l’approvazione dei soli voti della maggioranza dei due provvedimenti che permetteranno la costruzione di cinque nuovi centri commerciali (tre food e 2 non food): ex Smyth, mercato Ortofrutticolo di Piazza Venezia e area privata ex-Comedil. A interrompere più volte la discussione le proteste di molti commercianti presenti ai lavori del Consiglio, ma anche le continue scaramucce tra minoranza ed il presidente Sandalo. Il momento di maggiore tensione è stato durante l’approvazione della prima delibera (quella dell’Assessore al Commercio) a votazione nominale, come richiesto dalla minoranza. Al “favorevole” del sindaco Palazzetti è scoppiata la protesta di alcuni commercianti che, dopo alcuni richiami, sono stati allontanati dalla sala del Consiglio con l’aiuto della Polizia locale.
A far infuriare di più gli esercenti, il cambio radicale di rotta del sindaco Palazzetti che, in campagna elettorale, si era impegnata «a mantenere l’area produttiva e a sostenere una riqualificazione attraverso i fondi europei» ed in particolare, per quanto riguarda il mercato ortofrutticolo di piazza Venezia, si era impegnata a «riqualificare l’area, con area verde, parcheggi, spostando la strada a ridosso della ferrovia, ampliando l’area a beneficio della parte finale di via Lanza». Dai banchi dell’opposizione l’incredulità di fronte ad un provvedimento assunto da chi, pochi mesi fa, aveva fatto una crociata contro i 2 mila metri quadrati destinati dalla precedente Amministrazione all’Esselunga. Lascia perplessi anche la decisione di incontrare le associazioni dei Commercianti, quest’oggi, a delibere già approvate. L’accusa più forte arriva da Sirchia (Forza Italia): «Il Sindaco parla di partecipazione e condivisione e poi usa i Vigili per far allontanare i cittadini dall’aula del Consiglio». Rincarano la dose Riboldi (Fratelli d’Italia) e Capra (Lega Nord), “Non di nuovi centri commerciali ha bisogno la città, e chiediamo al Sindaco che si renda garante dei cittadini e di chi a Casale opera con la propria attività”.
E ne ha da mandare a dire anche l’ex sindaco Demezzi alla Palazzetti che “porta in città cinque nuove strutture commerciali, alla faccia delle promesse elettorali”, e a Sandalo per “il bel voltafaccia da parte dell’attuale Presidente del Consiglio che ha sempre detto, in occasione della discussione sull’Esselunga, «basta supermercati»”. La reazione dei commercianti casalesi è di grande delusione, ma anche di più “perché ci siamo resi conto che il volere di questa Giunta è stato quello di aprire nuovi insediamenti commerciali. Non ci sentiamo tutelati, siamo indignati, dopo essere stati anche buttati fuori dalla Sala del Consiglio”.
Dario Calemme
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