CASALE – “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione” queste parole di Piero Calamandrei ricordano l’importanza di eventi come la commemorazione dell’80° anniversario dell’eccidio dei Partigiani della Banda Tom che si è tenuta sabato 18 gennaio a Casale Monferrato. La giornata è iniziata alle 9,30 con il raduno in Municipio e la partenza del corteo verso la cattedrale, dove alle 10 si è svolta la messa di suffragio. Il corteo ha poi proseguito il proprio itinerario fino al Teatro Municipale. Qui sono intervenuti: il sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra; Carla Gagliardini a nome dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Sezione di Casale Monferrato; il consigliere regionale Domenico Ravetti; il Presidente Nazionale A.N.P.I. Gianfranco Pagliarulo; Giovanni Battista Filiberti, Presidente del Consiglio Comunale e del Comitato Unitario Antifascista. In primo luogo, ha preso la parola il sindaco Emanuele Capra, che ha portato i saluti istituzionali: “Questa giornata deve essere un’occasione per riflettere sui valori di libertà e giustizia che i Partigiani della Banda Tom hanno difeso con la loro vita”. È poi intervenuto il consigliere regionale Domenico Ravetti: “È necessario che le istituzioni si impegnino nel dare speranza ai cittadini con la concretezza delle soluzioni ai problemi. Solo così potremo evitare il ritorno di chi diffonde la paura e individua nemici”. Ha poi preso la parola la Vice Presidente Anpi, sezione di Casale Monferrato, Carla Gagliardini: “Tom e i suoi ragazzi sono morti per la costruzione di una società solidale che lavorasse per la pace”. Il Presidente Nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo ha poi tenuto l’orazione ufficiale: “La maggior parte dei partigiani erano giovani. Questo ci interroga sul fatto che la parte più avanzata della resistenza fu fatta dai giovani”. Ha concluso gli interventi il Presidente del Consiglio Giovanni Battista Filiberti, il quale ha evidenziato l’importanza di tenere sempre vivo il ricordo di tutti coloro che, come la Banda Tom, hanno dato la vita per la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. Il numeroso gruppo di partecipanti si è in seguito spostato presso la Cittadella, dove ha avuto luogo la deposizione delle corone alle lapidi dei tredici caduti della Banda Tom e del partigiano Gaetano Molo.
Benedetta Cerrato