SERRALUNGA DI CREA – Domenica mattina, alle ore 9.30, presso la chiesa di Madonnina, con la celebrazione della messa solenne da parte del parroco don Jean Baptiste ha avuto inizio la commemorazione ufficiale del 69° anniversario della morte di Arduino Bizzarro, giovane aviere partigiano trucidato in Madonnina di Crea il 16 febbraio 1945 dalla ferocia nazi-fascista, Medaglia d’Oro al Valor Militare dal 1984. Alla celebrazione, organizzata dall’Amministrazione Comunale, dalla Provincia e dall’ANPI di Casale, erano presenti numerose autorità civili e militari tra cui in prima fila dei banchi della chiesa il presidente della Provincia Paolo Filippi, gli onorevoli Cristina Bargero e Fabio Lavagno, il fratello del defunto, Andino Bizzarro, con al petto la medaglia d’oro in memoria del fratello Arduino, il delegato del sindaco di Serralunga, l’assessore Robertino Amarotto in quanto il sindaco era indisposto, il delegato del sindaco di Casale, il consigliere Pietro Calonico, ed i sindaci di: Gabiano, Mario Tribocco, di Ponzano, Paolo Lavagno, di Cereseto, Renato Tribocco e di Odalengo Grande, Fabio Olivero. Alla celebrazione erano presenti anche il Segretario dell’associazione “Nastro Azzurro”, Vittorio Caligiuri, il presidente dell’ANPI di Casale, Renato Gagliardini e il Commendatore Marco Viada dell’associazione Ex-Carabinieri. Al termine della messa ha preso la parola il presidente della Provincia Paolo Filippi il quale ha dato il via alla commemorazione ufficiale di Arduino Bizzarro ricordando che “per la libertà e per salvare i suoi compagni, ha dato la vita. La sua storia deve essere un esempio per tutti noi e alle generazioni future”. Filippi nel suo discorso ha poi sottolineato che la Provincia di Alessandria conta ben 4.700 partigiani iscritti all’ANPI, sparsi nelle varie zone del territorio provinciale, di cui 600 di essi caduti in guerra. Dopo il discorso di Filippi è stato il turno dei tre alunni della scuola secondaria dell’istituto comprensivo di Cerrina i quali hanno letto, ognuno di loro, un breve ricordo del partigiano Arduino Bizzarro. Successivamente il corteo si è spostato dalla chiesa sino alla lapide in memoria di Arduino Bizzaro, che si trova al centro di Madonnina, dove è stata posta una corona di alloro al fianco della lapide. Mentre la tromba suonava il silenzio e gli alpini deponevano la corona di alloro sul fianco della lapide di Arduino Bizzarro, un gruppo di giovani appartenenti a “Casalebenecomune” sollevava uno striscione bianco lungo circa cinque metri contenente la scritta in rosso “costruire il bene comune è combattere i fascismi di oggi e di domani”.
Pier Carlo Cavallo