L’intesa raggiunta sulla regolarizzazione dei migranti non è risolutiva dei problemi del mondo agricolo anche per i tempi che non combaciano con quelli delle imprese.
“Per questo – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è necessaria subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne. Le imprese agricole hanno bisogno anche di professionalità ed esperienza con il coinvolgimento delle stesse persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese”.
Non per tutti i lavori in agricoltura ci si può improvvisare ma, per la maggior parte, serve manodopera formata e qualificata, dalla potatura alla guida dei mezzi agricoli. Per questo va immediatamente aperto un canale di collaborazione con Paesi come la Romania da dove viene circa 1/3 dei lavoratori stagionali impegnati nelle campagne italiane con i quali nel tempo sono stati stabiliti rapporti fiduciari.
“La semplificazione del voucher “agricolo” può consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. In provincia di Alessandria i voucher sono utili soprattutto nel periodo della vendemmia, ma non sono solo: lo scorso anno sono stati impiegati sul nostro territorio circa 1.800 persone con contratto stagionali, il 90% nel vigneto”.
Una situazione che rende ancora più complicato il difficile momento che sta vivendo il settore vitivinicolo: tra perdite e mancate consegne si parla ormai di un segno meno pari all’80%.