ALESSANDRIA – Claudio Coffano, dirigente del Settore ambientale e protezione civile della Provincia di Alessandria è ormai da diversi mesi in prima linea nel contrasto all’emergenza sanitaria. Con lui abbiamo colto l’occasione per fare un punto su quanto sta accadendo nell’ambito del territorio provinciale, ripromettendoci di aggiornare periodicamente lo ‘stato dell’arte’. “La situazione – evidenzia – ha registrato, come del resto ovunque, un incremento dei casi, specialmente con ricoveri ospedalieri, piuttosto repentino negli ultimi tempi, l’Ospedale di Alessandria ha dovuto organizzare nuovi spazi a Tortona è previsto ed attuato il trasporto di pazienti esterni, soprattutto da Trino e da Cuneo. Adesso la situazione non è buona perché le varie strutture ospedaliere sono in affanno e occorreranno alcuni giorni perché gli effetti delle varie misure restrittive che si sono adottate nel tempo facciano sentire i loro effetti”.
L’ingegner Coffano non si sbilancia poi su previsioni future circa l’andamento: “Certamente adesso, rispetto a marzo/aprile, c’è un quadro più realistico in quanto ci sono più tamponi sui contatti stretti”. Le preoccupazioni, comunque, non sono tanto sul numero dei positivi quanto sulla tenuta del sistema ospedaliero perché la forte crescita delle ospedalizzazioni è un dato ormai incontrovertibile ed Asl Al ed Aso di Alessandria stanno ormai studiando tutte le soluzioni per poter prevenire o comunque limitare le ospedalizzazioni. Rispetto a marzo/aprile c’è però anche un altro dato significativo: “In primavera il tasso dei positivi rispetto al tampone era oscillante tra il 20-25% sino a punte del 30-35% mentre adesso è attestato intorno al 17% e prima dell’esplosione dei casi era tra il 7.9%”. Dati che fanno sicuramente pensare, anzi che forse avrebbero dovuto fare pensare molti prima nel mettere in campo determinati comportamenti e fornire esempi negativi”.
Massimo Iaretti
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