CASALE – Si è svolto, giovedì scorso 21 luglio, un incontro tra le organizzazioni Sindacali Funzione Pubblica CGIL, Cisl e Uil e la Direzione della Clinica S. Anna di Casale Monferrato, al fine di trovare delle possibili soluzioni per i lavoratori prima della cessazione di tutte le attività e della chiusura della clinica al 31 Luglio. La trattativa si è conclusa con un accordo, “Per il periodo di chiusura da agosto a ottobre – spiegano i sindacati – i lavoratori saranno posti in Cassa integrazione in deroga con l’anticipo del trattamento economico da parte di un istituto bancario contattato dalla clinica”. Per il personale “per i quali sarà previsto l’incremento di attività dal 01/01/2017 che non accetterà la proposta aziendale di trasformazione del contratto da full time a part time per il mese di Novembre e Dicembre – continua il comunicato sindacale – potrà accedere agli ammortizzatori sociali disponibili, senza anticipazione da parte della clinica del trattamento economico”.
Nonostante la richiesta delle OO.SS. di inserire nella procedura di Cig in deroga anche i tre lavoratori in esubero a causa della cessazione delle attività, la clinica conferma i tre licenziamenti. Successivamente, nel pomeriggio i sindacati Funzione Pubblica CGIL e Uil Fpl territoriali e regionali hanno partecipato ad un tavolo di crisi regionale, specifico per la Clinica S. Anna, nel quale erano coinvolti sia l’assessorato al Lavoro che quello alla Sanità della Regione Piemonte, che ha preso atto del verbale risultante gli impegni della clinica.
“In base ai parametri previsti dalla normativa nazionale, Patto della salute nazionale e Regolamento attuativo, che tutte le Regioni sono tenute a rispettare, il bacino di utenza di Casale Monferrato consente di avere un ospedale Dea di primo livello in deroga ai requisiti del D.m. 70/ 2015, e quindi un’altra struttura per acuti non era compatibile tali criteri, da qui la riconversione della casa di cura S. Anna di Casale da struttura per acuti a struttura di post acuti”: così dichiara l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta intervenendo sulla vicenda della Clinica, in risposta all’interrogaziona presentata dal consigliere regionale Massimo Vittorio Berutti. Spiega l’assessore Saitta “Per quanto concerne la situazione transitoria (necessaria alle procedure di riconversione) è stata predisposta una deliberazione, che sarà approvata dalla Giunta regionale nelle prossime sedute, che prevede – all’interno del budget concordato con la proprietà della Clinica e già firmato – la possibilità di compensare fino al 31 ottobre 2016 le attività precedentemente svolte dalla casa di cura stessa senza danni per i pazienti ed il personale”.