CASALE – Lo smantellamento progressivo della sanità casalese non conosce soste né stagioni.
Infatti nel mese scorso, in una torrida giornata di caldo d’agosto, la Regione Piemonte ha tolto alla clinica S. Anna di Casale i 45 posti letto per l’attività interventistica, i 15 posti di medicina generale e i 20 di lungodegenza, sostituendoli e convertendoli in 53 posti letto per psichiatria e 24 posti letto destinati alla continuità assistenziale a valenza sanitaria. Con questo intervento di trasformazione la Clinica S. Anna perde, nella sostanza, tutta quella attività interventistica significativa per qualità e numeri (circa tre mila interventi annuali per chirurgia, oculistica, ortopedia e ginecologia). Sulla decisione dell’Assessorato regionale è intervenuto Giorgio Demezzi, consigliere comunale FI, che ha presentato un ordine del giorno indirizzato al Sindaco Palazzetti.
Nell’ordine del giorno Demezzi sollecita l’impegno dell’Amministrazione comunale “a intervenire presso la Regione affinchè vengano rivisti gli accordi con la proprietà della Clinica S. Anna, ritenendo che le tempistiche stringenti hanno impedito qualunque tipo di confronto con le tutte le forze politiche e sociali della città”.
Nello stesso documento l’ex sindaco di Casale richiede inoltre “impegni precisi” a difesa dell’ospedale S. Spirito “evitandone il progressivo depauperamento”, con particolare riferimento al reparto di Oncologia (conferma dei posti letto ordinari), la conferma al Dea (Dipartimento emergenza ed accettazione) di tale attribuzione, ed ancora l’assegnazione di “alcuni dei primariati per le discipline ancora da assegnare ai Presidi dell’ASL (Nefrologia/dialisi, Oculistica, ORL, Urologia, Recupero e riabilitazione, Anatomia Patologica, Direzione sanitaria, Farmacia ospedaliera, Laboratorio analisi), rendendole strutture complesse”, la sostituzione dei primariati vacanti e l’inserimento di personale medico ed infermieristico nei reparti del nostro ospedale.
Ma, stranamente, questo ordine del giorno non sarà discusso nel Consiglio Comunale di lunedì 7 settembre, lasciando intendere (forse) che a Casale il problema dei tagli alla sanità non esiste o, peggio ancora, non interessa(!?). Nel frattempo si sono mossi anche i sindaci del territorio casalese, che convocati dal Sindaco di Casale si sono incontrati per predisporre un documento da inviare all’Assessore Antonio Saitta ed al direttore generale della sanità piemontese, Fulvio Moirano. Gli Amministratori comunali chiedono all’Autorità regionale che, in presenza della riduzione dell’attività sanitaria privatistica cittadina, venga potenziato l’ospedale S. Spirito, struttura pubblica, incrementandone il personale sia medico che infermieristico. Ed intanto, mentre le parole lasceranno il passo ai fatti, è necessario che tutto il territorio casalese non si lasci “abbindolare” da “bufale” e dal fumo di promesse che (si sa) non possono essere mantenute.
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