CASALE – Città in lutto per la scomparsa di Francesco Borsani, 77 anni, molto conosciuto per la sua attività imprenditoriale come titolare di bar e per il suo impegno civile. È mancato martedì mattina nel reparto di Medicina dell’Ospedale Santo Spirito dove era ricoverato dal giorno prima. In precedenza era ricoverato alla Casa di Riposo dopo la frattura del femore. Di origini lombarde, era giunto a Casale da Rho agli inizi degli anni Ottanta, aveva proseguito la sua attività di commerciante come titolare per quasi un ventennio del noto Bar Borsani (ex bar Giardino) in viale Bistolfi. Agli inizi del nuovo millennio aveva gestito l’ex bar Giolitti vicino all’ospedale e negli ultimi anni i figli avevano proseguito l’attività di famiglia con il Caffè Borsani in corso Valentino. Oltre che come commerciante Francesco Borsani era anche molto conosciuto e apprezzato per il suo impegno nella società civile. Era stato per anni presidente di quartiere a Borgo Ala e presidente della Croce Verde portandola, per la prima volta nella storia di Casale Monferrato, nel servizio del 118. Per sette anni è stato inoltre presidente del Premio Primavera, mostra di pittura e scultura che ha visto la partecipazione di 250 artisti, e presidente e sponsor per nove anni della squadra di calcio del Pontestura Amatori. È stato inoltre sponsor di un’edizione della Stracasale. Nel 1992 è stato insignito dell’onorificenza di Stella al Merito del Lavoro. Negli anni ’90 si è anche occupato di politica a livello cittadino nelle fila della Democrazia Cristiana. A fine degli anni Ottanta si era battuto con grande impegno nella battaglia per eliminare le barriere architettoniche in città, riuscendo a far mettere a norma la scuola Hugues, la scuola Jaffe, il cinema Poli, le Poste e decine di negozi. Lascia la moglie Vincenzina Abbate e i cinque figli Vivetta, 52 anni, Giorgio 51, Gianni, 49, e le gemelle Orsola e Marcella, 38. Il funerale è celebrato questa mattina, giovedì, alle 10, nella chiesa dell’Addolorata. La salma sarà tumulata nel cimitero di Mombello, paese d’origine della moglie.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.