Le ciliegie sono il frutto del Prunus avium, una pianta della famiglia delle Rosacee, che fiorisce in primavera e dà i suoi frutti tra maggio e giugno, presente nell’area del Mediterraneo da oltre 3000 anni. Grazie alle loro proprietà, le ciliegie oltre ad essere particolarmente gradite (una ciliegia tira l’altra) sono utili per la salute di fegato e cuore, e sono indicate per chi soffre di diabete. Sono frutti così preziosi da aver addirittura un santo patrono, ovvero San Gerardo dei Tintori. San Gerardo dei Tintori si festeggia a Monza il 6 giugno e la città si riempie di ciliegie in suo onore. La leggenda vuole che una notte di gennaio Gerardo avesse promesso e mandato in dono ai custodi del Duomo un cesto di ciliegie, per potervi avere accesso per pregare durante la notte. Ovviamente le ciliege non erano un frutto di stagione, quindi venne visto come un miracolo!
Le ciliegie sono uno snack rinfrescante e rivitalizzante, perfetto durante la stagione calda. L’elevato indice di sazietà a fronte di un potere calorico abbastanza contenuto, ne fanno uno spuntino indicato anche nelle diete dimagranti.
Esistono tantissime varietà di ciliegie; in Italia sono particolarmente note le ciliegie Ferrovia, molto diffuse in Puglia, dalla caratteristica polpa succosa; la ciliegia Durone, molto pregiata e polposa, caratterizzata dalla polpa scura e dalle grosse dimensioni, e la Ciliegia Anella, di colore rosso acceso.
Le ciliegie contengono proteine, sono ricche di vitamine A e C, possiedono poi diversi sali minerali, tra cui soprattutto calcio, fosforo, potassio, sodio e magnesio. Contengono, inoltre, carboidrati, in particolare il levulosio, uno zucchero che non presenta controindicazioni per i diabetici; le ciliegie, dunque, sono un alimento indicato anche per chi soffre di diabete. 100 grammi di ciliegie apportano circa 38 calorie.
Questi golosi frutti vantano un buon contenuto di flavonoidi, grazie al quale stimolano la produzione di collagene, e sono un toccasana per la salute cardiovascolare, in quanto aiutano a controllare i livelli di colesterolo nel sangue.
Non meno importanti fra le proprietà delle ciliegie sono le virtù depurative e diuretiche che non sono racchiuse solo nel frutto, ma soprattutto nel peduncolo. I peduncoli dei frutti infatti sono utilizzati come diuretici nella medicina popolare. Drenano, contrastando la ritenzione idrica e fluidificano i depositi di grasso evitando la formazione di nuova cellulite.
Grazie alla presenza di acido malico stimolano l’attività del fegato.
Le ciliegie però hanno forti proprietà lassative, per questo motivo non ne è consigliato l’uso nei bambini di età inferiore ai tre anni perché potrebbero provocare loro diarrea.
Molto spesso si dice che le ciliegie siano un frutto luculliano. Plinio ci racconta che le ciliegie furono portate a Roma da Lucullo, grande generale ma anche uomo raffinatissimo, viaggiatore e buongustaio, dalle sue campagne d’Oriente e precisamente dalla regione del Ponto.
Quando le acquistiamo controlliamo che abbiano una consistenza soda e siano prive di ammaccature. È importante che abbiano ancora il peduncolo (o picciolo) e che questo abbia un colore verde vivo, sintomo di freschezza.
Una volta lavate possono essere conservate in frigorifero per 3 giorni. Qualche giorno in più se si avvolgono in un canovaccio ed inserite successivamente in un sacchetto aperto alla sommità.
Uno dei dolci più noti a base di ciliegie è il francese clafoutis: si prepara aggiungendo a una base di ciliegie pulite e denocciolate, una pasta realizzata con uova, zucchero, farina, latte e brandy, e infornando il tutto. Ma la ciliegia non è utile solo per torte e gelati, anzi: in tante ricette finisce in forno, ma come accompagnamento alla carne, di qualsiasi tipo sia; il frutto funge da complemento perfetto sia in salsa, sia come contorno. Le ciliegie sono anche ingredienti fondamentali per alcuni tipi di liquori, come Cherry, Cherry Brandy, Maraschino, Ratafià piemontese (quello abruzzese si realizza con le amarene).
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.