CASALE – Si continua a morire di mesotelioma a Casale ma la lotta non è ancora finita e non finirà. Nel 2015 Casale conta già quattro morti di meosotelioma pleurico, gli ultimi due sono Giuseppe Pitarresi, 89 anni e Laura Parisi, 67 anni. E per “dare voce” anche a questa tragedia in questi giorni si sta girando il film “Un posto sicuro” di Francesco Ghiaccio. Lunedì in Duomo le riprese sono iniziate con la scena del funerale. Le comparse non hanno fatto fatica a interpretare le facce di dolore. Tanti, di quelli che hanno preso parte alla scena, hanno avuto dei lutti in famiglia, chi parenti, amici o vicini di casa. Martedì sera è stata girata la scena della lunga notte di quel dicembre 2011, quando sullo scalone del Comune oltre 250 persone avevano affollato la seduta del Consiglio Comunale: si doveva decidere se accettare o no l’offerta dello svizzero Stephan Schmidheiny in cambio dell’uscita dal processo Eternit come parte civile. «Una ricostruzione fedele» hanno detto molti che, sullo scalone a urlare «vergogna, venduti, non firmate, vogliamo giustizia», c’erano oltre 3 anni fa e ieri. Le riprese, che vedono come protagonista Marco D’amore, proseguiranno venerdì 23 dalle 7,45 al mercato e nel pomeriggio in viale Lungo Po. Si continuerà poi lunedì 2 febbraio con ritrovo in Piazza Castello/Teatro Municipale tra le 16 e le 17 fino alle 24.30 per circa 150 persone; sabato 7 ritrovo al Teatro dell’oratorio del Valentino per assistere a uno spettacolo teatrale e infine sabato 14 sempre al Teatro Municipale.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.