VERCELLI – C’era una volta, e c’era davvero, una piccola città chiamata Terezìn, a circa 100 chilometri da Praga. La grande fortezza di Terezìn tra il 1942 e il 1945 diventa una città-ghetto per gli ebrei, un campo modello, un campo per artisti, per privilegiati. Lo spettacolo racconta di questo luogo, abitato da persone speciali che la sera, dopo aver lavorato 10 ore per i nazisti, fanno musica, fanno teatro, leggono poesie, cantano. Racconta di Brundibar, un’opera per bambini in cui si canta della lotta contro un tiranno, della visita della Croce Rossa, del film di propaganda girato nel ghetto. E racconta dei bambini: i loro disegni, le loro parole, poesie, diari, frammenti di vite vissute in un mondo di brutalità e finite presto. Sono stati 15.000 i ragazzi passati da Terezìn; 142 i sopravvissuti; 4.000 i disegni ritrovati. Una storia che la compagnia Faber Teater racconterà giovedì 19 gennaio alle 17.30 nel Piccolo Studio Basilica di Sant’Andrea a Vercelli.
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