Da tutti i continenti in Monferrato per un pellegrinaggio che domenica 30 marzo ha visto un centinaio di salesiani nei luoghi di Don Bosco: Borgo San Martino, Mirabello e Lu. Provenivano dall’Est europeo, dall’America Latina, dal Giappone, dall’Africa, dall’Asia. Tutte persone con responsabilità di primo piano nella congregazione, giunte in Italia per il capitolo che ha eletto il nuovo Rettor maggiore, don Fabio Attard, con oltre 200 delegati di 135 Paesi. Ad accompagnare i confratelli don Enrico Lupano, originario di Borgo. Proprio questo paese è stata la prima tappa. Il gruppo si è fermato all’ex collegio San Carlo. Poi a Mirabello la visita all’ex collegio, il primo aperto da Don Bosco fuori Torino, e la celebrazione della Messa. Nel pomeriggio, una sosta alla cappella delle vocazioni nella parrocchiale di Lu.
Questo il saluto ai salesiani del sindaco di Mirabello Marco Ricaldone:
carissimi Padri Salesiani, è con grande gioia che si diamo il benvenuto a Mirabello, terra profondamente segnata dal carisma di Don Bosco e che ha dato i natali a don Pietro Ricaldone. La vostra presenza qui è motivo di gratitudine e rinnovata speranza per tutti noi, perché ci offre l’opportunità di riscoprire e ravvivare le radici salesiane che hanno segnato la nostra comunità.
Mirabello ha avuto il privilegio di essere parte della grande storia salesiana: da qui sono partite suore missionarie che, con il loro impegno instancabile, hanno lasciato un segno indelebile nel mondo, ricevendo importanti riconoscimenti per il loro operato. Ma la missione salesiana non è solo un ricordo del passato: oggi continua a vivere attraverso il cammino educativo e pastorale che Don Bosco ci ha indicato. Ne è testimonianza il ruolo attivo che tanti ex allievi ed ex allieve salesiani svolgono nella nostra società, contribuendo con i valori ricevuti alla crescita della nostra comunità.
Accogliervi significa per noi rinnovare un legame profondo, fatto di fede, educazione e impegno per i giovani. Siamo certi che la vostra visita sarà un’occasione preziosa per riscoprire insieme la bellezza del carisma salesiano e per rafforzare il nostro desiderio di essere, oggi più che mai, “buoni cristiani e onesti cittadini”.
Con sincera gratitudine e amicizia, vi auguriamo un caloroso benvenuto!
Questo l’intervento del mirabellese Gian Carlo Rota, ex allievo dei collegi salesiani di Mirabello e di Borgo San Martino:
Sono sicuro di interpretare il pensiero di tutti i compaesani esprimendo gratitudine per la vostra presenza qui a Mirabello Monferrato nel ricordo dei periodi 1863-1870 e 1936-1974 di vita del collegio. Segue ad altre presenze che ogni anno raggiungono questo luogo, tra cui ricordo quella di don Chavez nel 2008 (all’epoca Rettor maggiore dei Salesiani; ndr).
Come è noto, la “discesa dai colli”, dopo Valdocco, ha toccato questo paese grazie al sacerdote locale Francesco Provera che, conosciuto Don Bosco a Torino, l’ha condotto in una delle passeggiate monferrine in questo abitato dove ha trovato, almeno all’inizio, terreno fertile per l’edificazione del primo Collegio-Piccolo seminario San Carlo. Questa realtà, e quindi il nome del nostro paese, Mirabello, appunto, è stata ricordata nella trasmissione televisiva “Passato e Presente” che conduce il giornalista e scrittore Paolo
Mieli, quando l’oggetto della puntata è stato Giovanni (Melchiorre) Bosco.
Anche localmente, prima con don Rinaldi da Lu Monferrato e successivamente con don Pietro Ricaldone, c’è stata una discesa dai colli che è arrivata fino a Borgo San Martino, paese dove avete fatto tappa in questo vostro percorso, credo portandovi dietro qualche rimpianto per quanto visto. Anche qui a Mirabello quello che era stato il primo Collegio realizzato fuori Torino purtroppo è stato fatto oggetto di un atto devastante determinando le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
La devozione per Don Bosco e la famiglia Salesiana anche dopo la chiusura definitiva del collegio nel 1974, comunque, non è mai venuta meno e si è rinfocolata con l’abitare a Mirabello della dottoressa Bellio, che ha trasmesso all’oratorio locale quanto appreso in quello del Valentino di Casale e che fa da collegamento, tramite don Egidio, con l’istituzione che rappresentate.
La riconoscenza del paese verso don Pietro Ricaldone, il nostro concittadino più illustre, si è concretizzata con il monumento a lui dedicato dove viene rappresentato mentre abbraccia un ragazzo dei nostri luoghi e un altro di Paesi lontani che ha trovato nella famiglia salesiana la gioia di esserne accolto. Questo dovrebbe spingere anche noi a portare ad altri quello che abbiamo ricevuto.
All’inizio della settimana purtroppo abbiamo avuto la notizia del ritorno alla casa del Padre del sacerdote Giancarlo Panceri, che per molti anni ha operato nel Collegio di Borgo San Martino.
Sempre nel corso della settimana abbiamo avuto la notizia positiva della nomina a Rettor maggiore dei Salesiani di don Fabio Attard; nell’intervista che ha rilasciato si è espresso in questo modo : “Quando il Signore bussa alla porta noi possiamo dire sì o possiamo dire sì; io ho scelto la seconda”. Auguri don Fabio.