SAN GIORGIO – Testimone illustre di 12 secoli di storia, la sua torre si ergeva prima che l’indicazione geografica Monferrato venisse utilizzata sulle mappe: è il castello di San Giorgio Monferrato, che dalla altura del borgo di San Giorgio veglia sulle colline circostanti. Dalla leggendaria cavalcata Aleramica, all’emancipazione dal potente Vescovado di Vercelli come feudo imperiale, rifugio degli ultimi Imperatori Bizantini, i Paleologhi e quindi divenuto palazzo nobiliare dei Gonzaga, ogni periodo storico è ben conservato dal Catello, uno stile architettonico sopra l’altro, nella struttura visibile dal settecentesco giardino all’italiana.
Oggi, il Castello di San Giorgio Monferrato non vuole essere presentato come una realtà esclusiva.
Al contrario, è una realtà inclusiva proprio perché così ricca di bellezza e armonia, e perché il progetto è di renderlo centro delle eccellenze del territorio, dall’arte all’artigianato alla produzione enogastronomica. La frase che meglio racconta questo obiettivo è “In un luogo, tutto il territorio”. Un progetto che inizia qualche anno fa e si concretizza il fine settimana del 12 e 13 giugno con la prima edizione del festival San Giorgio e il Drago, due giorni in cui l’arte performativa coinvolge l’intero paese grazie ad un programma di eventi articolato e coinvolgente, con spettacoli acrobatici e circensi, musica d’autore dal vivo, esposizioni di arte contemporanea e artigianato.