ROMA – La Corte di Cassazione è intervenuta con un comunicato stampa che spiega, in sintesi, la sentenza: “Con riferimento al processo Eternit – spiega nella nota il capo ufficio stampa Raffaele Botta – celebrato il 19 novembre 2014, la Corte di Cassazione precisa che oggetto del giudizio era esclusivamente l’esistenza o meno del disastro ambientale, la cui sussistenza è stata affermata dalla Corte, che ha dovuto, però, prendere atto dell’avvenuta prescrizione del reato essendosi l’evento consumato con la chiusura degli stabilimenti Eternit, avvenuta nel 1986, data dalla quale ha iniziato a decorrere il termine di prescrizione. Non erano, quindi, oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata”.
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