«Dal 1996 noi Amici Ca.Ri. siamo presenti in strutture per anziani e per disabili mentali non solo in provincia. In questo travagliato periodo in cui le attività culturali e ludico-musicali previste dal nostro calendario di primavera sono state sospese a causa del virus che sta cambiando le nostre vite ho ritenuto giusto farmi sentire da alcuni direttori per avere notizie del vivere quotidiano di residenti e personale. Ebbene devo dire che dalle comunità più piccole interpellate a quelle con più rilevante numero di ospiti ho appreso che ovunque si stanno rinforzando quelle norme igieniche di base già in uso ed ora più che mai richieste dal protocollo sanitario proprio per tutelare gli anziani.
Mascherine e guanti in dotazione al personale da questa settimana sono d’obbligo, come ricordano le direttrici Carmen Olearo della “Gavello” di Moncalvo e Rossana Corte di “Villa Cora” di Canelli che risponde anche per le “Ville” di Costigliole, Nizza e Sale (AL). Dapprima limitate, le visite dei parenti sono ora sospese del tutto. Massimiliano Vacchina, responsabile di “Villa Serena” di Moncalvo e delle Case “ODA” dell’alessandrino, e Maria Paola Nebiolo, direttrice della Casa Evangelica di Casorzo, sono stati fra i primi a “chiudere” le strutture agli esterni mettendo tuttavia da subito a disposizione telefoni per permettere agli ospiti di chiamare i familiari oppure utilizzando le videochiamate come fanno Marika Doglioli della “Bagiarini e Monti” di Cunico, Barbara Clerici della Casa Famiglia “Il Pianeta Anziani” di Morialdo di Castelnuovo Don Bosco, Federica Mussone della “Amione” di Cicengo di Odalengo Grande (AL) che “gira” ai parenti anche brevi filmati, e Barbara Concone della “Rinetti” di Montemagno che li posta pure su Facebook.
Maura Ferraro della “Zabert” di Valfenera mi conferma che i fornitori lasciano al cancello le derrate alimentari e che vengono predisposti documenti per le operatrici che giungono da fuori paese. Tutti sottolineano l’impegno del personale, degli psicologi, degli animatori, come mi dicono anche dalla direzione delle “Fonti San Rocco” di Agliano Terme. E in Agliano paese, al Soggiorno “Belvedere”, Maria Rosa Porto mi conferma che gli ospiti sono sereni, tranquilli. Più tristi di loro sono senz’altro i parenti che tuttavia comprendono l’eccezionalità di tali misure. Me ne parla padre Fiorenzo Mazzacani direttore del “Mons. Marello” di via Conte Verde che ricorda la misurazione della febbre alla fronte e l’igienizzazione delle mani per l’eccezionale ingresso nella Casa giuseppina consentito solo per giustificati motivi e per non più di cinque minuti.
E termino questo mio “viaggio” con un’immagine che mi giunge dalla Casa “Bugnano Sardi” di Antignano. La segretaria Daniela Lovisolo, ricordandomi che agli ospiti è stata correttamente spiegata la situazione e che le oss stanno prodigandosi oltre misura, mi ha commosso con l’immagine di quella figlia che solo a vetri chiusi, dalla strada, ha potuto salutare la cara mamma».
Patrizia Porcellana