CASALE – Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano meno di dieci giorni all’esordio di campionato del nuovo Casale Fbc e, pian piano, le tessere del puzzle stanno lentamente prendendo posto. Risolte le formalità burocratiche legate alla nuova affiliazione, sono stati raggiunti gli accordi con i giocatori che faranno da zoccolo duro alla nuova squadra di Viassi. I primi a mettere la propria firma sul tesseramento, sono stati i due attaccanti Gabriele Boscaro e Giordano Bisesi, che potranno fare la differenza in categoria, a cui sono seguite le firme del forte Paolo Gallo, del monferrino ed ex portiere professionista Michele Castagnone, del centrocampista di valore Diego Canonico, e del casalese Marco Marianini, l’anno scorso in D con l’Asti. Anche per quanto riguarda i giovani patron Coppo si è assicurato la prestazione di due under molto interessanti come Adriano De Giuli e Mattia Dini Ciacci, entrambi cresciuti in settori giovanili nazionali. Concluso nelle ultime ore anche l’accordo per portare in nerostellato il gioiellino Tommaso Plado, centrocampista classe 1991, proveniente dalla Serie D e che ha deciso di sposare il progetto Casale Fbc.
Intanto Paolo Di Stanislao non s’arrende e continua a mettere i bastoni tra le ruote del nuovo Casale. In attesa che l’Alta Corte si pronunci sul ricorso, anche se l’esito ormai sembra scontato, mister Del Vecchio (già protagonista nell’anno della revoca d’affiliazione della dell’Aquanera) ha convocato un manipolo di giocatori per dare, almeno l’impressione, che il Casale Calcio s.r.l. sia ancora in attività. Una decina di calciatori tra tesserati delle giovanili, un paio di figli di persone coinvolte in questo progetto (Del Vecchio, Quartaroli ecc…) e qualche giovane extracomunitario. Una situazione, ai limiti della farsa, che dovrebbe sciogliersi lunedì prossimo con l’udienza dell’Alta Corte di Giustizia del Coni. In caso negativo, finalmente, sarà messa la parola fine al Casale di Di Stanislao, in caso contrario il patron romano dovrà trovare oltre un milione di euro (in liberatorie) da depositare in Lega in 48/72 ore. Il comportamento della Figc che, di fatto, non si è seduta nemmeno al tavolo per un tentativo di conciliazione («ci vediamo all’udienza», avrebbero detto) lascia presagire che non ci siano possibilità per Di Stanislao e compagni.
Dario Calemme