CASALE – Era l’estate del 1963 quando il senatore Paolo Desana, a pochi giorni dalla scadenza della legislatura, riuscì a far passare una legge che diede un futuro al vino italiano, quella delle Doc, che i cugini d’Oltralpe avevano già varato quasi trent’anni prima. Un marchio di garanzia che ha fatto fare il salto di qualità ai vini italiani. A mezzo secolo da quella importante data il figlio Andrea Desana, alla guida di un Comitato, ha voluto promuovere una serie di iniziative che partendo dal Monferrato si estenderanno in tutta Italia. “Casale è stata la capitale delle Doc – ha sottolineato il presidente del Circolo Ottavi nell’Aula Magna dell’Istituto Leardi – questo territorio e questo istituto scolastico vogliono ribadire l’importanza che ebbero nella legge delle Doc. Giuseppe Antonio Ottavi insegnò infatti proprio in questa aula e mio padre si diplomò al Leardi”. “Inoltre – prosegue – gli studenti del corso di Grafica sono stati gli artefici del logo che accompagnerà tutti gli eventi legati ai festeggiamenti del cinquantenario”. Un percorso a tappe che passa dalla festa del ventennale celebarata a Gabiano, poi quella dei 40 anni con l’intitolazione di una via al senatore Desana, fino al convegno del 2011 “Qui è nata la Doc” e che sfocia nel ricco calendario del cinquantenario che si aprirà domenica con il convegno che si terrà al Pala Expo Centrocongressi Europa al Vinitaly di Verona dal titolo “1963-2013: il vino, la memoria, il futuro. La legge delle Doc dei vini compie 50 anni”. E sarà anche l’occasione per presentare il libro di Vittorio Camilla dal titolo “Figli del territorio” che contiene una attenta analisi sullo scenario internazionale del vino a cura dell’Oiv e una serie di opinioni sull’esperienza delle doc firmate da produttori, enologi, giornalisti e studiosi. Il libro verrà poi presentato il 3 maggio in Regione. Giornata clou sarà poi il 4 maggio al teatro comunale di Moncalvo con “In vino veritas: nozze d’oro per le Doc”, uno spettacolo curato da Giorgio Milani che vedrà in scena un mix di musica, danza e recitazione dedicato a “I moschettieri del vino”, ovvero Giuseppe Antonio Ottavi, Federico Martinotti, Arturo Marescalchi e Paolo Desana che contribuirono con il loro operato a dare un futuro all’agricoltura e al vino italiano. Il 31 maggio il logo dei 50 anni della Doc sarà testimonial delle magliette della Stracasale, poi l’8 giugno previsto un annullo filatelico ed è anche stato richiesta la creazione di un francobollo per celebrare l’evento, quindi tappe anche in Valcerrina a Murisengo, ad Alba, a Vignadanza e probabilmente alla Douja D’Or di Asti e una sorta di gemellaggio con la rassegna “Bacco & Bach”. Già richiesta anche una serata al teatro Municipale dopo la riapertura.
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