Riceviamo e pubblichiamo:
“Abbiamo conosciuto Don Leonardo Modica nella nostra adolescenza (verso la fine degli anni 70 e quindi più di 40 anni fa) quando questo giovane sacerdote veniva nelle varie parrocchie della Diocesi a parlare di temi che riscuotevano grande interesse tra i giovani.
Aveva uno stile diretto, conquidente senza perifrasi moralistiche per affrontare le problematiche dell’adolescenza. Don Leo piaceva perché, oltre ad essere un bravo oratore, era un ottimo cuoco. Tante serate finivano con pastasciuttate da lui magistralmente cucinate.
La nostra frequentazione è continuata nel tempo e la sua persona ha fatto da collante per fare rete con tanti giovani, da Verrua Savoia a Villanova.
Dalle questioni dell’adolescenza siamo passati, poi, a momenti di riflessione biblica, anche grazie all’apporto da lui tante volte richiesto a Mons. Luciano Pacomio, suo scopritore e suo mentore.
Le serate erano, però, sempre gioiose e comunitarie.
Ci siamo, poi, per un po’ persi di vista, ma la nostra famiglia con grande affetto si è ritrovata nella parrocchia casalese di Santo Stefano a fine anni 90 con Don Leonardo sacerdote, catechista e giuda per i sacramenti del nostro primogenito.
Ed in quel caso abbiamo condiviso una fortissima sensibilità verso la sofferenza di una famiglia a lui fortemente legata e a noi molto amica.
Don Leo, oltre a fare il parroco, in quel caso era anche di nuovo “sulla frontiera” perché responsabile della Pastorale familiare. Ci coinvolse anche in quel caso e scoprimmo ancora una volta la sua straordinaria capacità di approccio.
Dopo tanti anni ancora, anche se ci vedevamo solo in occasioni di cerimonie diocesane o della celebrazione in quel di Serralunga per la memoria del Partigiano Arduino Bizzarro, il suo sorriso ed il suo saluto erano sempre pieni di calore e di amicizia.
Te ne sei andato, caro Don Leo, perché ti apprestavi a fare quello che hai sempre voluto di più: aprire la porta della tua casa, fare comunione con il tuo ospite.
In tempi difficili come questi, la luce della tua Pantelleria, che abbiamo visitato poco tempo fa con nel cuore tutti i tuoi racconti, ti avvolga nel Paradiso di Cristo che hai annunciato incessantemente con passione e con serietà.
E che il tuo ricordo serva alla nostra Diocesi per accoglier sempre con gioia ed amicizia i giovani e le famiglie.
Grazie Don Leo, resterai sempre nei nostri cuori”.
Roberta e Riccardo
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