ALESSANDRIA – Federconsumatori e Movimento Consumatori scendono in campo al fianco di Coldiretti a circa due mesi dall’entrata in vigore dell’etichettatura obbligatoria per i prodotti a base di carne suina per monitorare che vengano davvero indicate in etichetta, in maniera leggibile, le informazioni relative al paese di nascita, di allevamento e di macellazione: per questo viene chiesto ai cittadini di verificare l’etichetta durante la fase d’acquisto e cercare la dicitura “Origine Italia” o la dicitura “100% italiano” per garantire la tracciabilità. “Prosegue il trend positivo delle quotazioni dei maiali ma è necessario intensificare i controlli sugli scaffali di negozi e supermercati per garantire l’effettivo rispetto dell’obbligo di indicazione di origine su tutti i prodotti a base di carne di maiale per tutelare l’intera filiera fino ai consumatori – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. L’etichetta, fortemente voluta da Coldiretti, obbliga ad indicare la provenienza della carne nei salumi e consente di smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana. Una misura importante per consumatori ed allevatori che devono peraltro confrontarsi con il forte aumento delle materie prime per l’alimentazione degli animali che compromette la sostenibilità economica dell’attività. Un passo avanti molto importante per la provincia di Alessandria dove l’allevamento suinicolo conta 400 stalle, con oltre 30.000 capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale. A livello regionale la filiera suinicola conta circa 3 mila aziende con un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi. Oggi, quindi, è opportuno più che mai costruire con le agroindustrie virtuose filiere che sappiano valorizzare i salumi del territorio.”
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