CASALE – “Una Capitale non si inventa. Si scopre, si presenta”. Citava così il primo dossier di candidatura come Capitale della Cultura 2020, presentato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per far pendere la decisione della commissione giudicante verso Casale Monferrato. “Capitale di resilienza, di cultura industriale, dal patrimonio culturale e paesaggistico invidiabile” così ha descritto la sua città il Sindaco Palazzetti durante la conferenza stampa che ha annunciato un primo grande traguardo: Dopo aver superato il primo passaggio, durante il quale erano state accolte soltanto 31 domande di candidatura delle 46 presentate, Casale è riuscita a raggiungere anche il secondo step, quello di entrare nella short list delle 10 finaliste che potranno ambire a diventare Capitale della Cultura 2020. In palio, oltre all’onore, 1 milione di euro da spendere per iniziative culturali, e la possibilità di escludere gli investimenti in cultura dal patto di stabilità. La decisione finale sarà presa il 16 febbraio, e il Sindaco Palazzetti con l’Assessore Carmi dovranno presentarsi a Roma per una presentazione dei progetti annessi di 45 minuti, e per rispondere a 45 minuti di domande. «Siamo contenti di questo riconoscimento, importante per la città e per il territorio. È il premio per un progetto valido di rinascita, cultura non significa solo bellezza artistica, paesaggistica e naturalistica ma anche la capacità di reinventarsi, di innovare proprio per mezzo della cultura. Anche nel caso in cui non vincessimo, il nostro agire come gruppo, in collaborazione, rimane valido e mi auguro che venga portato avanti anche dalle amministrazioni che verranno, di qualunque colore politico siano» ha commentato il sindaco Titti Palazzetti. «Nelle prossime ore – ha spiegato l’assessore alla cultura Daria Carmi – il Ministero ci comunicherà le linee guida da seguire nel nostro percorso. Sappiamo che la prossima fase sarà un colloquio orale a Roma davanti a una giuria di esperti di nomina ministeriale, ci sarà una presentazione e ci verranno poste domande. Il tempo per prepararci a questa tappa non è molto e in vista di questo prevediamo di organizzare momenti di confronto e dialogo; la nostra candidatura è nata proprio con questo spirito di inclusione e collaborazione: essere tra le dieci finaliste è già una grandissima vittoria, un premio a chi ha avuto il coraggio di esserci dall’inizio e ad aiutarci nella stesura del dossier. Con la cultura stiamo rilanciando la comunità, la città e il territorio». In merito a questo ottimo risultato, anche la Regione ha voluto comunicare il suo supporto. «L’inclusione di Casale Monferrato nella short list per il titolo di capitale italiana della cultura 2020 – come sottolineato dall’assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte Antonella Parigi – è non solo motivo di grande orgoglio, ma testimonia il riscatto di un territorio ferito, e di come questo abbia saputo ritrovare forza e identità grazie alla cultura. Un riconoscimento importante – aggiunge l’assessore – che conferma quanto la cultura possa essere il cuore e la forza motrice delle nostre città e delle comunità». Per supportare la candidatura della città in questi ultimi giorni prima della proclamazione della vincitrice, è disponibile un motivo a tema “Casale Capitale Italiana della Cultura 2020” per Facebook. Per utilizzarlo è sufficiente cliccare sul link www.facebook.com/ profilepicframes e cercare “Casale Capitale” per trovare il badge ufficiale della candidatura, selezionarlo e cliccare su “usa come immagine del profilo”.
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