GABIANO – Domenica 28 giugno, la comunità di Cantavenna riunita nella chiesa parrocchiale di San Carpoforo, ha salutato il suo parroco Don Giuseppe Rambaldi, da 37 anni parroco di Cantavenna di Gabiano. A celebrare la messa di congedo S.E. Mons. Gianni Sacchi, Vescovo della diocesi di Casale. Con il Vescovo a concelebrare la messa don Luigi Calvo, e più tardi è giunto anche don Davide Mussone, che domenica prossima prenderà possesso della parrochiale di Cantavenna, suo paese natio.
Don Rambaldi, terziario francescano, uomo di profondi studi che possiede molti libri, diverse foto scattate in Terrasanta e una collezione di reliquiari, durante la predica, con il suo forte accento torinese, ha salutato i suoi parrocchiani: “vi ho voluto bene, vi voglio bene e vi vorrò sempre bene” ed ha concluso dicendo “Vi raccomando per l’ultima volta alla vergine Maria e, quando vorrete, dite una preghiera per me”. In precedenza il Vescovo aveva ringraziato don Rambaldi per il suo operato durante tutti questi lunghi anni in cui ha condotto la parrocchia di Cantavenna.
Al termine della funzione un toccante saluto del dott. Mario Tribocco che dal pulpito si è emozionato nel salutare don Rambaldi. A seguire c’è stato il saluto del sindaco Domenica Priora che ha ricordato il giorno dell’arrivo di don Rambaldi a Cantavenna, nel lontano 1983, con l’allora sindaco Mario Richetta ed il giovane vicesindaco dell’epoca, Priora. In ultimo il saluto da parte di Pasquino Sterza (dirigente FIAT in pensione) a nome di tutta la comunità cantavennese, il quale ha chiamato due alpini a salire sul pulpito per consegnare a don Rambaldi un dono artistico in ceramica contenente l’immagine della chiesa parrocchiale.
A seguire il Vescovo ha poi inaugurato i lavori di ristrutturazione dell’area circostante la chiesetta dedicata a san Luigi, che si trova dietro la parrocchiale di San Carpoforo, letteralmente a strapiombo sulla pianura del Po, da dove si può godere di un panorama mozzafiato. Una scritta ricorda che per il 4° centenario di San Luigi (1591-1991) la cappella è tornata agli antichi splendori: “dopo anni di triste abbandono e profanazione per iniziativa dell’arciprete don Giuseppe Rambaldi. Celebrando il centenario del Santo la faceva riconsacrare dal vescovo mons. Carlo Cavalla con il concorso di benefattori insigni”.
Pier Carlo Cavallo
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