CASALE – Sabato si svela la regina della Serie A1 femminile di tennis. La Canottieri Casale affronterà sabato 10 dicembre sui campi in green set del Circolo della Stampa Sporting il Tennis Club Parioli, circolo capitolino già sette volte a segno nella competizione in rosa. Le monferrine sette giorni fa avevano fermato il Tennis Club Rungg, gioendo dopo il 3-1 davanti al pubblico di casa, nel ritorno della semifinale playoff.
Le romane, seconde nello stesso girone delle monferrine, quest’anno sono state sconfitte 3-1 dalla “Cano” nella giornata d’andata e fermate sul 2-2 nell’ultimo turno. Nel doppio confronto della semifinale playoff hanno fermato la corsa delle torinesi del Tennis Beinasco, a un passo da una finale tricolore tutta piemontese. Formazione ostica quella pariolina, che può contare su un roster profondo composto da tenniste di esperienza come Martina Di Giuseppe (2.1 e 384 Wta), Nastassja Burnett (2.4, vivaio), Beatrice Lombardo (2.3, vivaio) e la croata Tena Lukas (2.1 e 235 del ranking mondiale), a cui si è aggiunta la lussemburghese di passaporto italiano Mandy Minella, tennista out da meno di un anno dal circuito professionistico e con un passato da numero 66 Wta. Ricordiamo che il Parioli è campione in carica.
Si gioca con palline Dunlop Atp. Ordine di ingresso in campo dalle ore 11, singolarista numero 3, singolarista numero 2, singolarista numero 1, oltre ad eventuali doppi. Match in diretta tv su SuperTennis – Canale 64 dtt e 212 Sky
DICHIARAZIONI GIUGIU MASSOLA DIRETTORE TECNICO TENNIS CANOTTIERI CASALE
Ripercorriamo prima il campionato della A1 maschile.
La retrocessione del team maschile di A1? Uno di quei film bellissimi dal finale drammatico, ma ho detto ai miei ragazzi che questo percorso è stato estremamente stimolante. Abbiamo lottato con tutti e abbiamo addirittura rischiato di vincere con l’attuale finalista Sinalunga. L’amaro in bocca resta…ma l’unione di squadra ha fatto molto bene ai giocatori e all’ambiente.
Un’evoluzione del team femminile
In campo femminile il nucleo di giocatrici italiane ha permesso di rendere unita questa squadra, che dopo una fase a gironi veramente lottata nelle singole partite (nonostante le vittorie), ha raggiunto meritatamente questa finale scudetto. Nel corso di queste ultime stagioni, questa squadra si è trasformata ed evoluta positivamente, aggiungendo anno dopo anno un mattoncino.
Gabba capitana e Massola supervisor esterno.
È vero quest’anno mi sono tolto dal ruolo di capitano della squadra femminile e sono felice che le ragazze abbiano trovato nella maestra Giulia Gabba un riferimento, una guida tecnica. Sabato condividerà la panchina insieme a Deborah Chiesa, che in queste ultime giornate ha aiutato nei cambi campo Lisa Pigato, sua nuova compagna di allenamenti a Milano. Mi preoccuperò maggiormente di essere capo ultras dalle tribune del Tennis Training Center dello Sporting!
Da maestro il tennis alla Canottieri ha sempre fatto un balzo in avanti, sotto tre presidenze differenti.
Nel 2002, sotto la presidenza di Gianni Conti, si sono messe le basi per il tennis alla Canottieri. Da giovane maestro iniziai il mio lavoro al club con due promozioni in Serie D. Conti aveva delegato a Gianni Ferraris la competenza sportiva e con lui ebbi il primo contatto. Mi ricordo di una cena di ringraziamento alle squadre cosa che non era mai successa e da lì mi legai alla vita del club.
Stefano Bagnera interveniva quotidianamente sulle decisioni delle squadre. Con lui si ebbe una crescita maggiore in campo maschile, la prima promozione in A1… tante belle annate di tennis. Comportamento analogo quello dell’attuale presidente, Giuliano Cecchini che ogni giorno si rapporta con le dinamiche della Canottieri. È grazie a lui se domenica giocheremo la nostra prima finale scudetto… Le squadre femminili e maschili sono cresciute entrambe anno dopo anno e forse questo ha dato uno stimolo reciproco a ogni giocatore o giocatrice.
Come va vissuta la giornata di sabato?
La finale di sabato? Una giornata storica per il nostro club. Una partita tutta da vivere. Favorite? Non vedo nessuno partire avvantaggiato! Siamo cinquanta a cinquanta. Sicuramente non dovremo viverla come un traguardo raggiunto, ma come un inizio di un percorso di crescita ulteriore nel panorama tennistico italiano. Vorremo continuare a dire la nostra anche nei prossimi anni.
GIULIA GABBA CAPITANO NON GIOCATORE CANOTTIERI CASALE
Nata e cresciuta sotto il segno della Canottieri. Poi Albinea e Parma, prima di un ritorno a Casale
Il ritorno alla Canottieri da maestra era nei miei progetti… Forse un pochettino anticipato rispetto ai programmi che avevo immaginato, ma credo di aver fatto la scelta migliore che potesse esserci! Ho dato tanto alla Canottieri, sia come giocatrice che ora come maestra, ma allo stesso tempo penso di essere cresciuta tantissimo in questi anni, soprattutto rapportandomi con i maestri miei colleghi nella scuola tennis.
L’approccio da maestra e il coaching da capitano
Con i ragazzini mi sento una sorella, voglio farli crescere prima di tutto come persone e poi come tennisti. Devo dare importanza al fair play e al rispetto delle regole. Quello che viene con il tennis è sempre tanto di guadagnato. Da capitana delle ragazze mi sento di dare il mio apporto tecnico, perché quando sei dentro quel rettangolo magari non vedi o noti determinati aspetti del gioco. Almeno spero di dare questo supporto in più!
Un messaggio alla squadra prima della finale
Dobbiamo continuare a essere una squadra come abbiamo fatto fino ad ora in campionato e di sicuro Jessica Pieri ci ha dato una grande mano ogni volta schierata in campo. Enola Chiesa, Lisa Pigato, Stefania Rubini e Deborah Chiesa sono una certezza, da colonne portanti del team. Che sensazioni devo trasmettere alle mie giocatrici? Voglio che tutte abbiano una voglia di vincere estrema, Sara Errani in primis.
Domenica sera in casa Bella-Gabba di cosa si è parlato?
Sono dispiaciuta per la retrocessione della A1 maschile, che quest’anno ha disputato un ottimo campionato, sfiorando vittorie importanti e vedendo i nostri giovani crescere match dopo match. Spero che Marco (Bella) e gli altri ragazzi sabato siano sugli spalti del Circolo della Stampa Sporting a tifarci!
JESSICA PIERI GIOCATRICE CANOTTIERI CASALE
Primo anno alla Canottieri e subito una finale
Con tutte le mie compagne di squadra ci conosciamo da molto tempo, siamo “colleghe” nel circuito. Mi sto trovando molto bene con questo gruppo. Sia la squadra che il club hanno risposto in maniera positiva quest’anno e trovo una ampia partecipazione come pubblico ogni domenica. Quindi sono soddisfatta del mio primo anno con la Canottieri.
Prima con Lucca e ora con la Canottieri: che emozioni si vivono prima della finale?
Nel 2020 ho vissuto una grande emozione con la “mia” Lucca e con mia sorella Tatiana abbiamo portato quello storico scudetto al nostro circolo, con il quale siamo cresciute e, anno dopo anno, sono arrivate promozioni su promozioni. Una finale per uno scudetto italiano è un’emozione indescrivibile. Essere arrivate in finale ci rende felici, ma non deve essere un traguardo, anzi uno stimolo a fare meglio e provarci fino all’ultimo quindici. Noi ci crediamo, non ci vogliamo fermare qui!
LISA PIGATO GIOCATRICE CANOTTIERI CASALE
Ripercorriamo la semifinale contro Rungg. Ottima prova in singolare contro la Meliss e doppio con Errani con il piede sempre sull’acceleratore.
Innanzitutto vorrei esprimere la mia felicità per come stanno andando questi playoff! Dopo una fase a gironi un po’ incolore nei miei match di singolare, sono finalmente riuscita a esprimere il mio tennis. Ho immagazzinato tanta fiducia e sono carica per la finale di sabato
In una squadra giovane come quella della Canottieri ti trovi a fianco di Sara Errani e Deborah Chiesa, tua nuova compagna di allenamenti a Milano. Che consigli si ricevono da giocatrici di questo tipo?
Avere Sara in squadra è sicuramente importante per tutta la squadra. Sta dando una mano incredibile a tutto il team e sono onorata di averla al mio fianco il doppio. A volte le chiedo dei consigli e lei sa che risposta darmi! A volte mi sembra quasi di disturbarla, ma lei è sempre molto disponibile. Con Deborah invece sono felice di averla ritrovata sia come compagna di squadra che come nuova compagna di allenamenti a Milano. Apprezzo la sua determinazione nello stare in campo e accetto sempre volentieri i suoi ottimi suggerimenti in panchina. C’è molta sintonia.
ENOLA CHIESA GIOCATRICE CANOTTIERI CASALE
A1, finale, prima vittoria nella massima serie, best ranking Wta. Se ti guardi indietro a cosa ripensi…e cosa diresti a una piccola Enola che vuole diventare una tennista?
Direi di fare tantissima esperienza non importa vincere o perdere, ma disputare tante partite. E più passano gli anni, qualsiasi cosa succeda, non mollare mai lottare ogni giorno.
Quest’anno cosa ha fatto la differenza in qualche situazione magari più difficile…
Con il passare del tempo ho capito che in serie A la cosa assolutamente più importante è la squadra non importa il singolo giocatore… quindi in una giornata il risultato può cambiare se si affronta ogni singolo match da squadra
Cosa dovrà fare la differenza nella finalissima?
Sicuramente essere legate come una famiglia sostenerci sempre e dare tutto quello che abbiamo… come andrà andrà ma ci proveremo fino alla fine