CASALE – La città e la Società Canottieri hanno sempre avuto uno strettissimo legame con il fiume Po, e negli ultimi anni, anche molti cittadini hanno riscoperto il fiume e il piacere di passeggiare o fermarsi ad ammirare lo splendido panorama, soprattutto al tramonto quando il fiume si tinge di rosso. La congiunta rimozione dell’isola posta di fronte all’imbarcadero con la contestuale apertura della nuova diga a valle del ponte ferroviario hanno fatto sì che si venisse a creare un bacino, lungo quasi due mila metri, ampio, con poca corrente e con le giuste caratteristiche per poter organizzare regate in acqua, soprattutto gare “sprint” (molto combattute data la ridotta distanza, 500 metri) e per i “master” (atleti over 26 anni), che gareggiano sulla distanza di mille metri. Perché se la città ha un rapporto molto stretto con il fiume lo ha altrettanto la Canottieri Casale, società che da ben 134 anni “convive” con il tratto fluviale, record che supera l’anno di nascita del canottaggio a Torino nel 1888. Per quanto riguarda la ‘Cano’ possiamo dividere il canottaggio in due periodi, il primo in cui si remava sul Po con i famosi “barcé”, fino alla fine degli anni ’70, ed il secondo, che possiamo definire del “canottaggio moderno”, che parte dal 2009, quando l’allora presidente Stefano Bagnera ha voluto ricominciare con la tradizione vogatrice. Attività continuata sotto la nuova direzione di Giuliano Cecchini, attuale presidente del sodalizio monferrino: «La Società ha sempre investito in attrezzature, persone e manifestazioni remiere di alto livello. Adesso avremo la possibilità, non solo di poterci allenare alla pari dei nostri “avversari” che incontreremo nei vari campi di regata in Italia (e non solo), ma anche di organizzare non più solo gare indoor anche outdoor (in acqua), cercando di emulare i mostri sacri di questo fantastico sport. È anche una bella opportunità per la Città e per tutti coloro i quali vogliono avvicinarsi ad uno sport sano, completo, all’aria aperta!». Un messaggio di ripartenza arriva anche da uno dei miti del canottaggio azzurro, ora a capo della Federcanottaggio nazionale, Giuseppe Abbagnale: «La Federazione che rappresento è alla costante ricerca di specchi d’acqua idonei su cui poter gareggiare e questo tratto di Po e davvero un luogo meraviglioso per l’attività remiera. Auspico che la gloriosa Canottieri Casale, unica realtà remiera nella provincia di Alessandria, insieme all’Amministrazione locale, possa raggiungere l’obiettivo di dotare il comprensorio di un campo di regata di canottaggio. Sono certo che questo sarebbe un bel segno di rinascita in un momento così difficile che tutti stiamo vivendo e subendo».
«L’emozionante specchio d’acqua che si è creato all’altezza dell’imbarcadero con la rimozione dell’isola e la realizzazione della diga – ha voluto sottolineare il sindaco Federico Riboldi – è pronto a farsi ammirare da tutti i casalesi non appena terminerà l’emergenza del CoronaVirus. Per me vedere rinascere il fiume Po con gli sport acquatici è motivo di grande orgoglio e felicità: già da giovane assessore ventenne avviai i progetti di riqualificazione e rilancio dell’intera area e oggi, da Sindaco, conto di vedere quanto prima gli atleti della Canottieri cimentarsi con gare e allenamenti in un così fantastico specchio d’acqua, in pieno centro città. Insieme potremo superare questo momento difficile e insieme potremo dar vita a entusiasmanti progetti per il nostro fiume Po all’interno del percorso di riqualificazione della città».
Nel frattempo gli allenamenti per gli atleti casalesi continuano anche a casa, così come ci racconta Tiziano Allera, responsabile sezione canottaggio nel club monferrino: «Tutti i ragazzi stanno proseguendo l’attività a casa con remoergometro, seguiti dai nuovi allenatori Camilla Gozzelino, Amedeo Mafucci e con l’aiuto dell’istruttore Manfredi Fabbrucci, in videoconferenza. La voglia di ripartire c’è e tutti stanno fremendo per remare sul “nuovo” Po». Per quel che riguarda il nuovo tratto di fiume, continua Allera:«Adesso abbiamo tutte le condizioni per sviluppare ulteriormente il canottaggio, e in un futuro non troppo lontano potremmo anche vedere delle belle regate».