CASALE – L’Istituto A. Sobrero continua a promuovere la crescita sportiva e personale degli studenti attraverso eventi che avvicinano i giovani ai protagonisti che hanno fatto la storia dello sport italiano. Sabato scorso, in collaborazione con l’associazione “Don Dante Caprioglio”, è stato consegnato il premio alla carriera all’ex giocatore professionista Domenico Marocchino, icona del calcio italiano negli anni ‘70 e ’80, e due Borse Studio al merito sportivo a due eccellenze dell’Istituto. L’evento, ormai diventato un appuntamento di riferimento nel panorama scolastico cittadino, ha messo in risalto il valore formativo dello sport e della cultura, coinvolgendo numerose autorità locali e i giovani studenti.
Ad aprire la cerimonia, il Preside dell’Istituto, Riccardo Rota, che ha lodato il lavoro costante dell’associazione, sottolineando come l’iniziativa sia diventata ormai un punto istituzionale per l’Istituto. Il Preside ha evidenziato l’importanza di premiare i giovani che riescono ad eccellere nello sport senza trascurare il loro impegno scolastico, un binomio che richiede dedizione e sacrificio. All’evento erano presenti il Sindaco della Città, Emanuele Capra, accompagnato dal vice sindaco e assessore allo sport Luca Novelli e dall’assessore all’istruzione Fiorenzo Pivetta, che hanno ricordato la figura di don Dante, un sacerdote che ha fatto della sua passione per il calcio uno strumento di inclusione per i giovani, e hanno voluto richiamare il ruolo fondamentale dello sport come strumento di crescita personale e collettiva, rimarcando come la cultura e lo sport siano due aspetti, entrambi essenziali, per formare cittadini consapevoli e attivi.
E’ intervenuto anche il Sindaco di Borgo San Martino, Fabio Zavattaro, che ha ricordato come Don Dante, scopritore e ispiratore di molti talenti calcistici nel monferrato, credesse nel potere dello sport, e che proprio in virtù di questi valori, nasce il suo impegno per mantenere viva la squadra di calcio di Borgo San Martino, dimostrando che lo sport può essere un punto di riferimento e collante per la comunità.
L’atmosfera partecipata è stata resa ancora più vivace dagli interventi di Domenico Marocchino che, con i suoi aneddoti personali e incursioni nei discorsi dei relatori, ha strappato sorrisi e reso l’evento ancora più partecipato. Marocchino ha condiviso aneddoti della sua carriera offrendo preziosi consigli ai giovani aspiranti sportivi.
Il suo carisma e la sua spontaneità hanno conquistato tutti i presenti, dando all’intera manifestazione un tono leggero e coinvolgente.
Ha invitato i ragazzi a mantenere curiosità, passione, determinazione, ma soprattutto li ha invitati a sognare il proprio futuro. Interessante l’intervento del prof. Franco Combi, uno dei massimi esperti italiani nel campo della Medicina dello Sport, il cui contributo alla medicina sportiva è stato di immenso valore per numerosi sportivi, che ha spiegato come la medicina sia cambiata nel corso degli anni e da medicina di supporto si sia trasformata in medicina di eccellenza. Un momento toccante è stato senza dubbio quello della consegna delle Borse di Studio al Merito Sportivo intitolate a don Dante Caprioglio ed a Franco Vaccarone, storico presidente del “San Carlo” (consegnate rispettivamente dal presidente dell’Associazione Gabriele Ferraris e dalla figlia, Dott.ssa Susanna Vaccarone), andate a due eccellenze dell’Istituto Sobrero: Pietro Bersano e Marco Palestrino.
Il Preside Rota ha dato la parola ai giovani premiati, che hanno raccontato il loro impegno quotidiano di conciliare lo studio con gli allenamenti sportivi. Con gratitudine, i ragazzi hanno ringraziato i loro insegnanti per il supporto e la comprensione che dimostrano, riconoscendo quanto sia difficile riuscire a dedicarsi con costanza sia allo studio che allo sport. Questo scambio ha evidenziato l’importanza del ruolo della scuola nel sostenere i talenti non solo accademici ma anche sportivi, dimostrando quanto sia fondamentale un’educazione a 360 gradi. La cerimonia all’Istituto Sobrero, moderata dal prof. Carlo Monichino, si è conclusa in un clima di festa e orgoglio collettivo. L’iniziativa, non solo ha premiato il talento dei ragazzi, ma si conferma come un’occasione di riflessione sui valori dello sport, della cultura e della solidarietà, temi che, come sottolineato dagli interventi dei relatori, sono fondamentali per la crescita dei giovani.