“Il Governo è stato di parola. Fuori dal Patto di Stabilità le bonifiche da amianto a Casale Monferrato”. Precisa l’onorevole Cristina Bargero che ha seguito tutto l’iter dell’emendamento per sbloccare i fondi destinati agli interventi di bonifica.
“Ringrazio il governo e in particolare il sottosegretario Silvia Velo grazie al loro lavoro e alla riformulazione effettuata ad un emendamento le spese per bonifiche da amianto per il Sito di interesse nazionale di Casale sono escluse dal Patto di Stabilità. Un ulteriore passo nella lotta della città di Casale contro l’amianto”. Conclude la Bargero: “Un grazie al sindaco di Casale Titti Palazzetti per il lavoro svolto assieme”. Questo risultato così importante è stato accolto con grande soddisfazione nelle stanze di Palazzo San Giorgio, da dove appena insediata il Sindaco di Casale aveva “illustrato al Governo la situazione della città – è scritto in una nota rilasciata dall’Amministrazione comunale – e la necessità di poter provvedere celermente alle bonifiche per tutelare la salute dei cittadini”.
L’emendamento presentato per escludere dal patto di stabilità le spese per gli interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale di Casale è stato approvato determinando l’esclusione delle spese nel limite massimo di euro 14.571.365,28 e riguarda i finanziamenti già assegnati a tal fine dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a favore della Regione Piemonte. “Sono molto contenta di avere raggiunto questo obiettivo – conclude il Sindaco – ora dobbiamo lavorare alacremente per accelerare la bonifica e lo faremo con tutte le nostre forze insieme all’amministrazione e ai Comuni del territorio”. E’ soddisfatto del risultato sull’emendamento anche Fabio Lavagno che ha fatto parte della squadra di lavoro dei parlamentari del territorio. “La città di Casale, che più di tutte ha pagato un prezzo altissimo alla produzione di amianto – ha dichiarato il deputato di Libertà e Diritti-Socialisti Europei – ha saputo sviluppare una cultura seria delle bonifiche e vede ora riconosciuta una richiesta reiterata a più riprese dalle varie amministrazioni”.
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