CASALE – Un piano meticoloso, che garantisca la massima sicurezza. E’ quanto emerso dal secondo tavolo tecnico, che si è chiuso solo nella serata di martedì, e che si è svolto in prefettura ad Alessandria. Da metà mattinata di martedì ruspe al lavoro sull’isolotto dove il giorno dell’Epifania è stata trovata la bomba per creare una sorta di “autostrada” che permetta di raggiungere con facilità l’ordigno dalla sponda destra, lato passeggiata che dal lungo Po porta verso Frassineto. Una strada che consenta l’arrivo di una quarantina di camion carichi di sabbia con cui verrà realizzato un fortino di contenimento su tutti i lati della bomba. Verrà anche incaricato un ingegnere per valutare l’eventuale portata dell’onda d’urto, in caso di esplosione della bomba, e la possibile realizzazione di paratie di contenimento sul lato destro. Quando la situazione sarà tale da garantire la massima sicurezza gli artificieri guidati dal capitano Mattia Barcarol, del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano, entreranno in azione. Se ci sarà la possibilità, vista la situazione di deterioramento (presenta incrostazione), si provvederà a rendere innocua la bomba, un ordigno d’aereo della seconda guerra mondiale che contiene ancora oltre 230 chili di esplosivo, disattivando le due spolette d’accensione che si trovano in cima e in coda. Se l’operazione fosse possibile l’ordigno potrebbe così venire reso inattivo e poi con gli accorgimenti del caso spostato in una cava per farlo brillare, altrimenti si valuterà il brillamento in loco. Con un attento protocollo di sicurezza. Il tutto però richiederà del tempo. Non è escluso che si possa anche arrivare alla prossima domenica, forse il 22 gennaio. Una situazione da valutare con attenzione con decisione presa nel prossimo tavolo tecnico che si terrà nei prossimi giorni in Prefettura.
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