Il carrello della spesa green sale al valore record di 10 miliardi per effetto dell’aumento del 7,6% degli acquisti con la scelta, sempre più spesso, di prodotti che fanno riferimento all’ambiente dal “sostenibile” al “riciclabile”, dal “biologico” al “100% naturale”.
E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati dell’Osservatorio Immagino relativi al 2020. Una svolta spinta dall’emergenza Covid con più di un alessandrino su quattro (27%) che nel tempo della pandemia acquista più prodotti ecofriendly rispetto a prima.
Oltre 300 i produttori bio della provincia di Alessandria, per consumi cresciuti a livello territoriale con un +12% delle vendite al dettaglio grazie ad un’impennata della domanda ininterrotta da oltre un decennio. A livello regionale sono oltre 50 mila ettari sono ad oggi coltivati con metodo biologico e le produzioni riguardano soprattutto colture da foraggio, prati, cereali, frutta e vite. Molto richiesto a livello internazionale è il vino biologico piemontese. Sono oltre 3 mila gli operatori certificati biologici tra produttori, trasformatori, preparatori ed importatori.
“Acquistare prodotti a chilometri zero è un sostegno all’economia e all’occupazione locale ma anche un segnale di attenzione al proprio territorio e alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, con un impatto anche sulla riduzione dello spreco alimentare perché i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. In un Paese come l’Italia, che è leader in Europa nel numero di imprese impegnate nel biologico, occorre approvare subito la legge nazionale che prevede anche l’introduzione di un marchio per il bio italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale”.
Il provvedimento sostiene, tra l’altro, anche l’impiego di piattaforme digitali per garantire una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione.
“Un passo importante per dare la possibilità di distinguere sullo scaffale i veri prodotti biologici del nostro territorio dinanzi all’invasione di prodotti biologici da Paesi extracomunitari, che spesso non rispettano gli stessi standard di sicurezza di quelli Europei. L’agricoltura biologica rappresenta un tassello sempre più importante – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – per il nostro territorio in cui continuiamo a vedere una svolta green dell’agricoltura italiana che detiene il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario”.
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